Una partita vibrante rimasta tale fino all’ultimo. Con la Lazio è sempre una partita ricca di gol e di emozioni. C’è qualità da una parte e dall’altra. Entrambe le squadre venivano da una partita infrasettimanale di coppa che ha rosicchiato parecchie energie, ma questo non ha tolto la voglia di entrambe di cercare fino all’ultimo la vittoria o, nel caso dell’Atalanta di raddrizzarla.
Peccato l’avvio. Un tiro-cross velenosissimo da calcio d’angolo da parte di quel genio di Luis Alberto ha fatto sì che la palla finisse a sbattere sul braccio di De Ketelaere messosi a difendere a pochi centimetri dalla riga di porta e non ha potuto far altro che vederla entrare. Fortunoso sì, ma lascerei il merito al laziale di aver pensato a quel tiro.
Sempre su calcio d’angolo ancora Luis Alberto ha messo la palla lì, ma questa volta Musso è riuscito ad anticipare l’avversario e a scagliare la palla lontano con i pugni.
La Lazio ha impresso un ritmo elevato da subito venendo ad aggredire l’Atalanta molto alta, sfruttando gli ampi spazi che i nerazzurri lasciavano buttatisi in avanti alla ricerca del gol del pareggio. Il vecchio vizio. Si pensava che fosse passato e invece no. Eccolo di nuovo qui l’errore che lascia praterie agli avversari che se li trovi di qualità come Felipe Anderson che si invola tutto solo sulla destra e può crossare per l’accorrente Castellanos, il 2-0 è un gioco da ragazzi. Ed è quello che è esattamente successo al 12’.
Gasperini nella formazione iniziale ha optato per un cambio di giocatori. Fuori Koopmeiners e Lookman, dentro Pasalic e Scamacca (quest’ultimo alla ricerca di una forma fisica accettabile).
La Lazio esaltata dal doppio vantaggio e spinta dal suo pubblico, che non vedeva giocare la Lazio così dall’anno scorso, spinge e non trova il 3-0 per un intervento prodigioso, pari alla parata fatta a Lisbona pochi giorni fa, da parte di Musso. Poi, sempre lui, Luis Alberto calcia intelligentemente una punizione e sugli sviluppi Guendouzi colpisce la traversa. Ogni volta che la Lazio rompe il pressing atalantino trova campo. Ed è sulla destra (la parte di Ruggeri) che la Lazio crea i pericoli più grossi. Zaccagni a sinistra è ben controllato e non si è mai reso pericoloso, costretto da Zappacosta sulla difensiva.
Al 25’ un piccolo segnale l’Atalanta lo dà, ma Pasalic, che ha sulla testa la palla del 2-1, la spreca colpendo male e mandandola fuori. Poi arriva il solito cross di Ruggeri, ieri più affaticato del solito, meno sciolto nella corsa ma è normale che sia così, non è un robot, crossa perfettamente al centro dell’area dove Ederson svetta e mette la palla in rete.
La Lazio si spaventa e arretra un poco e porta la gara al riposo sul 2-1.
Nella ripresa Gasperini lascia Pasalic negli spogliatoi e inserisce Koopmeiners. L’Atalanta si mette meglio in campo e avanza la linea difensiva, ma la Lazio quando ne ha la possibilità si butta in avanti. C’è voluta una bella uscita di Musso ad anticipare al 49′ l’accorente in solitaria dell’attaccante laziale.
Poi al 63’ Lookman batte un calcio d’angolo corto, dà la palla a Koopmeiners che la mette in area. Lì c’è Kolasinac che di testa mette una palombella incrociata a scavalcare Provedel. È il gol del 2-2.
La partita è tutt’altro che finita. Entrambe le squadre vogliono la vittoria. Comincia la girandola dei cambi per avere forze fresche da una parte e dall’altra. Fin quando all’82’ Vecino si inserisce in area, nessuno lo segue e lui raccoglie il traversone incrociando con un tiro non tanto facile da fare e mette fuori causa Musso. È il gol della vittoria laziale. L’ultima emozione la regala Scalvini che ll’87’ colpisce di testa ma manda la palla fuori di poco.
L’Atalanta rimane al sesto posto in classifica a 13 punti. Il gruppetto davanti comincia a prendere il largo, mentre dietro Frosinone e Monza (vittoriose) sono lì a un punto a reclamare un posto Europa.
Lazio-Atalanta 3-2
Reti: 5’ De Ketelaere (autorete), 11’ Castellanos, 33’ Ederson, 63’ Kolasinac, 83’ Vecino.
Lazio: Provedel 6.7; Marusic 6.5, Casale 6.2, Romagnoli 6.3, Hysaj 6.5; Guendouzi 6.3 (64’ Kamada 6.3), Rovella 6.8 (77’ Cataldi 6.3), Luis Alberto 6.1 (56’ Vecino 6.6); Felipe Anderson 7.7 (77’ Isaksen 6.6), Castellanos 8.3 (MVP), Zaccagni 7.1 (56’ Pedro 6.2). All. Sarri 6.65.
Atalanta: Musso 6.3; Scalvini 6.2, Djimsiti 6.3, Kolasinac 7; Zappacosta 6.3 (81’ Holm 6.1), De Roon 6.7, Ederson 7.4, Ruggeri 7.1 (81’ Bakker 6); Pasalic 6 (46’ Koopmeiners 6.8), Scamacca 6.3 (60’ Lookman 6.1), De Ketelaere 6.8 (70’ Muriel 6.2). All. Gasperini 6.47.
Arbitro: Orsato.