Atalanta, quale alimentazione per i ragazzi che giocano? Ce lo spiega Silvia Marras

Food for Sport, focus nerazzurro sull'importanza di un sano menu per aumentare le performance.

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Ormai è risaputo, quando metti piede a Zingonia non è solo per fare calcio. La società, infatti, pensa a tutto. La formazione non è solo saper calciare, ma la preoccupazione principale dei dirigenti nerazzurri è quella di far crescere questi giovani e portarli ad affrontare la vita con consapevolezza. E allora, oltre ai primi calci calcio, c’è l’aspetto psicopedagogico che accompagna i ragazzi verso gli impegni da assumere, che non sono solo il tempo da dedicare agli allenamenti, ma c’è la scuola (principale fonte di istruzione) con tutto ciò che ne consegue. All’Atalanta ci sono  ragazzi he arrivano da fuori provincia se non da fuori regione o di un’altra nazione, che si trovano ad affrontare tutti questi impegni lontani dalla famiglia.

E come si prepara un ragazzo ad affrontare tutto questo e allo stesso tempo essere pronto per applicare il proprio talento durante le partite nelle diverse categorie di appartenenza?
Questa mattina, nella sala conferenze al Gewiss Stadium, l’Atalanta ha dato prova che non trascura nulla, ma proprio nulla. Il tema di giornata, dove ha concentrato un focus con ospiti di rilievo, è stato “Food for Sport”, come alimentarsi per poter, non solo stare bene fisicamente, ma essere pronti alla partita e dopo lo sforzo come saper recuperare le forze e dare ai muscoli le giuste nutrizioni.

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Giampaolo Bellini (Foto E.P.)

Testimonial d’eccezione Giampaolo Bellini, oggi allenatore dell’Under 17 e già giocatore dell’Atalanta (con tanto di record di presenze in prima squadra: 396 in campionato e 435 ufficiali). ergamasco doc di Sarnico è cresciuto nel settore giovanile di Zingonia.

Ai ragazzi non servono tante parole – ha esordito Belliniservono esempi. E io a Zingonia ho imparato che cosa significa alimentarsi correttamente, riposare il giusto e avere uno stile di vita ordinato”. Tutte cose che lo hanno portato a fare una lunga carriera.

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Silvia Marras

Ma è Silvia Marras a tracciare le linee di pensiero della giornata. Lei è nutrizionista del settore giovanile e si cura dei ragazzi dai 7 ai 18 anni. La sua preoccupazione è quella di formare, innanzitutto, i genitori dei ragazzi perché trovino nell’alimentazione quel giusto equilibrio che serve poi ai ragazzi nell’esercizio sportivo. La varietà e la completezza delle categorie vanno abilmente abbinate in modo che carboidrati, proteine, fibre, grassi, omega 3, acqua, frutta e verdura non vengano meno per portare i ragazzi ad aumentare le loro performance.

Quella dell’alimentazione – sottolinea Marrasè una strategia al pari dell’allenamento che mantiene la capacità del ragazzo ad avere sempre la giusta concentrazione nelle cose che fa a scuola come sul campo di allenamento o in partita”. Senza entrare nei particolari del menù, i ragazzi che vivono alla Casa del Giovane, lontani dalle loro famiglie, sono seguiti in questo campo in modo da avere sempre la giusta compensazione, anche per via degli orari strani che li fa star fuori casa per molte ore.

Tra i fornitori di cibo sono intervenuti al dibattito: Cristina Bambini, di Dole Italia, azienda leader in Italia e non solo per quanto riguarda la frutta esotica. Sirio Fiorese, di Orobica pesca dove per uno sportivo il pesce a carne magra dovrebbe essere presente nel menù almeno quattro volte la settimana. E Delia Pirola di Zanetti formaggi. Il grana è ricco di calcio e si abbina a qualsiasi cibo portatore di carboidrati.

A tutto questo si aggiunga la difficoltà di gestire i ragazzi che giocano in alcune categorie (soprattutto i più grandielli) in cui in questo calcio moderno, con il cosiddetto spezzatino, non c’è una settimana tipo. Si gioca di sera, a mezzogiorno, di mattina, di sabato, di domenica o di lunedì. E ogni volta i ragazzi vanno preparati adeguatamente per non farli arrivare alla partita troppo appesantiti. E dopo? Il premio finale è una bella pizza. Alimento ideale per ritonificare i muscoli e dare un po’ di gioia che, se accompagnata da una vittoria ottenuta sul campo, vale doppio.