Le squadre di calcio si rafforzano ogni anno per conquistare posizioni di merito, la migliore possibile secondo le proprie possibilità. Chi lavora per salvarsi, chi per fare un campionato onorevole con salvezza certa, chi per conquistare un posto in Europa e chi, infine, per vincere lo scudetto.
Se questo ragionamento funziona allora si dovrebbe trovare una analogia tra costo della rosa e posizione in classifica. Ma, si sa, il calcio non è una scienza esatta ed è sufficiente un episodio contrario o un infortunio che toglie dalla disposizione degli allenatori un giocatore fondamentale perché tutto vada storto e gli obiettivi posti a inizio stagione saltino.
Secondo Transfermarkt questi sono i valori delle rose delle squadre di Serie A. Come si vede l’Atalanta occupa il quarto posto, con un valore superiore a squadre blasonate come Milan, Roma, Lazio e Fiorentina.
Juventus 414,75 milioni di euro, Napoli 333,30, Inter 312,54, Atalanta 249,71, Milan 249,16, Roma 233,30, Fiorentina 179,66, Sassuolo 158,90, Lazio 117, Bologna 110,76, Sampdoria 71,80, Torino 71,40, Udinese 55,80, Verona 39,75, Salernitana 39,65, Monza 32, Cremonese 27,20, Spezia 26,29, Empoli 23,35, Lecce 8,17 milioni.
Se si guarda la classifica vediamo che non siamo molto distanti dalla realtà: 1. Napoli; 2. Inter; 3. Roma; 4. Lazio, 5. Atalanta, 6. Milan, 7. Torino, 8. Bologna, 9. Udinese, 10. Empoli, 11. Monza, 12. Fiorentina, 13. Juventus, 14. Sassuolo, 15. Lecce, 16. Salernitana, 17. Spezia, 18. Verona, 19 Sampdoria, 20. Cremonese.
La Juventus, ricordiamo, ha avuto una penalizzazione di 15 punti, altrimenti sarebbe intorno alle posizioni di Atalanta e Milan.
Ciò che impressiona di più, guardando alla Dea, è la crescita esponenziale di una squadra di provincia che fino a qualche anno fa navigava in posizioni di classifica medio-basse e che ora, invece, lotta stabilmente per un posto in Europa. Onore al merito.
