L’Atalanta, dopo la grande prestazione contro lo Shakhtar in Champions, stappa la bottiglia e travolge il Genoa 5-1 con il suo calcio-champagne. L’Atalanta è tornata. Ed è bella quanto quella formato Europa.
Questa sera è stata fatta una prestazione da squadra. Tutti a correre compatti, vicini, aiutandosi tra i vari reparti. E sempre con lo sguardo rivolto in avanti a cercare il primo, il secondo, il terzo… e quanti più gol si riescono a fare.
Il Genoa è arrivato a Bergamo con diverse defezioni, come l’Atalanta per la verità. La differenza sta nella rosa. La panchina della Dea non è paragonabile a quella (corta) messa a disposizione di Gilardino.
E allora i rossoblù fanno quello che possono, mettendo in campo le loro armi: aggressività e atletismo. Ma dopo 24’ minuti deve alzare bandiera bianca. Il Genoa non ha costruttori di gioco, non ha il trequartista e si deve inventare qualcosa. Finché Miretti resiste (il migliore dei suoi) e tiene botta tra Ederson e Pasalic, il Genoa sta in piedi, ma quando cede la sua paratia l’acqua verso Gollini arriva da tutte le parti. Ed è acqua alta.
Lookman, De Ketelaere, Retegui, gli inserimenti degli esterni, dei difensori (Kolasinac si è proposto più volte), Hien ha sfiorato il gol con i suoi colpi di testa e le triangolazioni strette tra i centrocampisti mettono in seria difficoltà il Genoa che, anche se difende a cinque, non riesce ad arginare l’alta marea portata dall’Atalanta.
Questa Atalanta è uno spettacolo da vedere. E credo che gioiscano in cuor loro anche i giocatori quando la squadra si muove e gioca in questo modo, non solo il pubblico. Questo Gewiss Stadium è così coinvolgente che tra squadra e pubblico nasce un tutt’uno. La dimostrazione è stata quando il pubblico ha invocato al tiro Ederson e tutte e due le volte Ederson ha tirato quasi rispondendo alle sollecitazioni dei tifosi. Entrambe le volte è scaturito il gol. Una vera goduria.
Gasperini va sempre sul sicuro e mette in campo la formazione la più affidabile a partire dai suoi senatori disponibili. Se in difesa manca qualcuno (oggi non c’erano Djimsiti e Kossounou) allora mette De Roon. Se arretra l’olandese sulla linea dei difensori, a centrocampo inserisce Pasalic accanto a Ederson. Le fasce sono Bellanova e Zappacosta (Ruggeri è fermo ai box) e in avanti accanto a Retegui giocano Lookman e De Ketelaere.
Ma poi, quando il punteggio assume il valore di larghezza di un 4-0 Gasperini ha avuto modo anche di mettere in campo gente per fare minutaggio e/o esperienza. E allora dentro Zaniolo, Samardzic (il suo tiro frutterà il calcio di rigore), Sulemana, Palestra e il giovane Vlahovic (avrà capito che giocare in Serie C è molto diverso). Piano piano c’è spazio per tutti perché dopo la sosta per le Nazionali, arriveranno settimane intense dove si gioca ogni tre giorni tra campionato e Champions. E se queste sono le premesse… buon divertimento a tutti.