L’Atalanta di Coppa non tradisce mai. Niente a che vedere con l’Atalanta di campionato. Questa sera è emersa l‘autorevolezza, la capacità di palleggio, la corsa, il pressing, l’equilibrio, in una parola: una squadra vera. La stessa che ci ha abituato alle grandi soddisfazioni europee.
Lo Shakhtar non può che rimanere a guardare e a imparare. Quella di questa sera è stata una vera e propria lezione di calcio. I suoi difensori si staranno ancora chiedendo come si fa a difendere contro una squadra così. I giocatori nerazzurri arrivavano da tutte le parti e quando non erano gli attaccanti, arrivavano i centrocampisti e se non erano i centrocampisti arrivavano i difensori.
Gasperini ha giocato la carta Samardzic da subito, lasciando Retegui in panchina. Un atto di coraggio per molti. Attualmente Retegui è capocannoniere con quattro gol. Eppure l’Atalanta entra in campo senza di lui e stradomina un primo tempo, lasciando allo Shakhtar soltanto le palle ininfluenti, impedendo da subito la costruzione del gioco e non permettendo di trovare i suoi veloci attaccanti togliendo loro la profondità.
Alla fine è un monologo atalantino con moltissime occasioni da gol. Il primo segnato da Djimsiti (alla sua prima realizzazione in Champions) e poi ribadito da Lookman, dopo che il nigeriano aveva sfiorato il gol più volte, una colpendo una traversa clamorosa.
Questa Atalanta capace di concentrazione, continuità, tenuta atletica e bravura tecnica non potrà che regalare altre soddisfazioni anche in campionato.
All’inizio della ripresa Gasperini lascia nello spogliatoio Djimsiti (problema all’anca) e mette Pasalic, arretrando sulla linea dei difensori il collaudatissimo De Roon. Al 46’ ecco la solita amnesia nerazzurra che in campionato è costata un paio di gol dolorosissimi. In questo caso Konoplia spreca tutto solo davanti a Carnesecchi calciando malissimo.
Pericolo scampato, ecco che si rivela il detto: “gol sbagliato, gol subito”. Sul ribaltamento di fronte Zappacosta parte in progressione; sull’altro lato Bellanova accorre chiamando la palla, Zappacosta lo vede e mette una palla deliziosa che Bellanova incorna bruciando sul tempo Henrique.
Sul 3-0 (lo stesso risultato ottenuto dai ragazzi di Bosi nel primo pomeriggio nella Youth League) Gasperini ha iniziato a dare un po’ di riposo ai giocatori inserendo Retegui, Zaniolo, Cuadrado e, un po’ forzatamente, Godfrey al posto di un Kossounou che ha chiesto il cambio.
Alla fine per quindici minuti lo Shakhtar ha prodotto il massimo sforzo per poterla riaprire senza però creare occasioni clamorose.
Il cammino dell’Atalanta in questa nuova formula di Champions è al momento positivissimo e ora ci aspettiamo che questa consapevolezza la si metta in campo anche in campionato. Intanto godiamoci questa notte che è stata spettacolare.