Mentre al mattino a Zingonia veniva presentato il nuovo allenatore dell’Atalanta Ivan Juric, la sera all’Accademia dello Sport, alla cena di gala finale, Bergamo salutava Gian Piero Gasperini. Il patron dell’Accademia Giovanni Licini lo ha accolto con la frase: “Bergamo per te non è stata solo una tappa – anche se lunga nove anni – ma è casa”.
E siccome non c’è stata l’occasione di un saluto pubblico al mister, che ora veste i colori giallorossi, ci ha pensato Andrea Mastrovito, l’artista internazionale, a vestire i panni del capo dei tifosi come in Curva Nord e ha invitato i 600 presenti a inneggiare e a cantare in coro “Gasperini eh-eh, Gasperini oh-oh”. Gasperini, emozionato come poche volte, dal palco apre il cuore a Bergamo e, insieme al suo secondo Tullio Gritti, ha restituito la sua gratitudine alla città: “La mia è stata una scelta professionale, ma il legame che c’è con Bergamo non si cancellerà mai. E io tornerò sempre a Bergamo”. “Qui ci avete trattato bene – ribadisce anche Tulio Gritti -. Non vi dimenticheremo mai”.
Tra i premiati al Golden Vip 2025, anche Marten De Roon che nel suo intervento non poteva mancare una citazione e un ringraziamento al mister che lo ha portato a diventare il giocatore che è. Gli stava proprio seduto difronte al tavolo sotto il palco. Un saluto così, forse, Gasperini non se l’aspettava, ma la regia di Giovanni Licini è stata capace di creare l’evento più spontaneo e bello che si potesse immaginare.
È da questo atteggiamento a cuore aperto che si capisce il capolavoro compiuto da Gasperini a Bergamo e di quanto Bergamo lo porti in cuore con affetto. E poi gli “In bocca al lupo mister” si sono sprecati insieme agli autografi e ai selfie.