Le triangolazioni in velocità, la capacità di palleggio anche sotto pressione, la tecnica individuale e la preparazione atletica del Barcellona sono doti messe in campo da tutti i giocatori blaugrana. Ed è uno spettacolo quando vedi Yamal trattare con tale semplicità la palla, senza mai perderla e smarcando i compagni con idee geniali; o rendersi pericoloso tirando in porta da qualsiasi posizione. E vedere Raphinha in ogni zona del campo sempre pronto a ripartire. E la capacità difensiva di Balde e Araujo, difficili da superare.
L’Atalanta, difronte a queste altezze calcistiche si è ben comportata, soprattutto nel primo tempo, quando era meglio supportata dalla condizione atletica. Un’attenzione da parte di tutti i giocatori nerazzurri che sono riusciti a portare nello spogliatoio il risultato di 0-0.
E pensare che Zappacosta era riuscito a portare in vantaggio l’Atalanta, ma il Var ha annullato il gol per fuorigioco (dubbia l’interpretazione se De Ketelaere abbia toccato con la suola la palla rimessa dietro da un difensore catalano).
Poi al 47’ un’apertura illuminante di Lewandowski sorprende la difesa atalantina con Raphinha (il migliore della partita) che si invola tutto solo e mette un cross per l’accorrente Yamal, dimenticato da Kolasinac (peccato). L’attaccante evita l’uscita di Carnesecchi (anche oggi bravo in almeno un paio di circostanze) e anticipa il tentativo di ritorno di Kolasinac. È l’1-0.
E quando pensi che ormai il Barcellona possa prendere il largo, ecco che l’Atalanta dimostra di poter stare al tavolo dei grandi. Mai doma e sempre alla ricerca del passo in avanti. La squadra di Gasperini non si disunisce. Questa volta il mister dei bergamaschi non snatura a prescindere la squadra e opera le sostituzioni soltanto difronte alle necessità. Si comincia con Kolasinac che un po’ stanco prima prende un pestone sulla caviglia, poi si fa ammonire; al suo posto entra Scalvini il quale, purtroppo, al 90’ dovrà uscire lasciando la squadra in dieci, perché in uno scontro di gioco gli è uscita di nuovo la spalla.
L’Atalanta riesce a trovare il pari al 67’ con un gran gol di Ederson; dopo una bella azione la palla viene data al limite a Ederson; il brasiliano si libera di due difensori con un uno-due stretto e lascia partire una bordata su cui Szczesny non ha potuto fare niente.
Poi quando i nerazzurri sembravano avere dalla loro l’inerzia della gara, al Barcellona è bastato un calcio d’angolo battuto da Raphinha in modo tagliente sul secondo palo dove Araujo, tutto solo, ha potuto insaccare di testa. Chi se lo è perso? De Ketelaere?
Peccato. Risalire la china una volta è già sembrato difficile, una seconda avrebbe il sapore del miracolo, soprattutto se stai giocando a Barcellona. Gasperini mette mano a un po’ di cambi per dare freschezza: dentro Cuadrado a destra e Ruggeri a sinistra e Zaniolo per Retegui. Siamo al 77’ e Cuadrado dimostra che quando entra riesce sempre a dare una scossa.
Da una sua azione la palla giunge a De Roon che crossa perfettamente per l’accorrente Pasalic. Grande stop orientato, resiste ai tentativi di Koundé di difendere palla e infila anticipando l’uscita di Szczesny. È il 2-2. Roba da non credere. Anche stavolta l’Atalanta ha dimostrato di essere una squadra vera. I cambi operati da Flick non hanno portato i risultati sperati. Poi l’Atalanta ha dovuto giocare gli ultimi cinque minuti in dieci uomini perché Scalvini è dovuto uscire, con l’innesto di Brescianini, infatti, Gasperini aveva esaurito i cambi.
Alla fine è pareggio: 2-2. Un punto che porta a 15 il totale maturato che valgono il nono posto in classifica. E qui iniziano i rimpianti: tornano alla mente il rigore sbagliato da Retegui contro l’Arsenal. Le tantissime occasioni procurate contro il Celtic che è riuscito a tenere l’0-0. E infine quel tiro di Retegui all’ultimo respiro contro il Real Madrid che avrebbe potuto portare il risultato sul 3-3. Tutte gare giocate a Bergamo.
Il vantaggio è che l’Atalanta andrà ai playoff come testa di serie con la possibilità di giocare la partita di ritorno al Gewiss Stadium. Venerdì 31 gennaio sapremo chi saranno i prossimi avversari: o di nuovo Sporting di Lisbona o Brugge.
Barcellona-Atalanta 2-2
Reti: 47’ Yamal; 67’ Ederson; 72’ Araujo; 79’ Pasalic.
Barcellona: Szczesny 7; Koundé 6.3, Araujo 7.6, Garcia 6.4 (69’ Cubarsi 6.1), Balde 6.5; De Jong 6.4, Pedri 6.4 (80’ Casado 6); Yamal 8.3 (95’ Victor 6), Gavi 6.7 (69’ Lopez 6), Raphinha MVP 8.4; Lewandowski 6.2 (69’ Ferran Torres 6.2). All. Flick 6.65.
Atalanta: Carnesecchi 7.2; Djimsiti 5.9, Hien 6.5, Kolasinac 6.5 (55’ Scalvini 6.4); Bellanova 6.5 (77’ Cuadrado), De Roon 6.7, Ederson 7, Zappacosta 6 (77’ Ruggeri 6.3); Pasalic 7; De Ketelaere 6.5 (87’ Brescianini 6), Retegui 6.5 (77’ Zaniolo 6.1). All. Gasperini 6.48.
Arbitro: Michael Oliver (Eng); Quarto ufficiale Andrew Madley (Eng); VAR Jarred Gillet (Eng).