La bellezza del calcio e la bravura dell’allenatore. Queste due cose si sono viste chiaramente nella partita disputata tra Como e Atalanta. I lariani per un tempo hanno messo in grossa difficoltà i bergamaschi, costringendoli a liberarsi frettolosamente della palla e quindi a commettere parecchi errori, surclassandoli anche sul piano della freschezza atletica. Il Como con la sua aggressività alta e la sua capacità di riconquistare immediatamente palla e con una buona qualità di palleggio, non ha permesso all’Atalanta di potersi esprimere come suo solito. Un’Atalanta che ha vissuto il primo tempo con la testa sott’acqua cercando di resistere in attesa di un po’ di respiro.
Soprattutto sulle fasce dove da una parte Zappacosta e dall’altra Cuadrado erano sempre bloccati nei raddoppi dei comaschi. Gasperini ha anche invertito i giocatori sulle fasce, ma il risultato non è cambiato. Il Cuadrado visto oggi è il fratello minore di quello visto contro lo Sturm Graz. E Zappacosta paga una disattenzione grave, quando al 30’ si è fatto soffiare palla da Fadera che è costato il gol del momentaneo vantaggio del Como con Paz (dimenticato da Djimsiti) in mezzo all’area libero di scagliare il tiro sotto la traversa di Carnesecchi (ha ricordato un po’ il gol di Politano di sabato scorso).
Anche quest’oggi l’Atalanta ha corso meno degli avversari: lo scarto è stato di due chilometri meno del Como. E nel primo tempo si è vista una squadra lenta e impacciata. Fin qui i meriti del Como, bravo a interpretare i voleri del proprio allenatore, di scuola spagnola, a giocare con coraggio e a mostrare esteticamente azioni ariose di buon calcio.
Se nel primo tempo il Como ha perso Moreno per infortunio (uno dei più pericolosi fin quando è rimasto in campo), l’Atalanta ha dovuto fare a meno per tutto il secondo tempo del suo guerriero De Roon, uscito per un trauma cranico subito dopo uno scontro con Perrone. Il comasco è rimasto in campo (fasciato), mentre l’olandese ha dovuto arrendersi.
Nella ripresa è intervenuta la capacità di lettura delle partite di Gasperini. Il secondo tempo è iniziato con gli innesti di De Ketelaere al posto di De Roon, ma sulla linea con Ederson è stato abbassato Samardzic, e di Bellanova al posto di un insufficiente Zappacosta. E si è cominciato a vedere qualcosa di diverso.
Ma la svolta è avvenuta con l’innesto di Brescianini e di Ruggeri. Fuori Scalvini e Cuadrado. Gasp ha messo Brescianini largo a sinistra spostando più verso il centro Lookman, fin lì per niente servito se non da palle lunghe che venivano subito fatte preda dei difensori comaschi.
Brescianini appena entrato alla sua prima palla va in affondo, salto il diretto avversario e mette una palla a centroarea che Retegui al volo radente incrocia alla spalle di Butez. Un pallone toccato un assist per Brescianini, un pallone toccato un gol per Retegui. Evviva Gasperini.
L’Atalanta spinge e costringe il Como ad abbassarsi e per un quarto d’ora insiste. Al 69’ Lookman va in gol, annullato per fuorigioco.
Subito dopo, però, un pallone sempre messo in area da Brescianini arriva sui piedi di Retegui che aggiusta in gol. Doppietta. I due dimostrano di essere tanta sostanza e concretezza.
Il Como tenta il tutto per tutto per ottenere il pareggio. Fabregas inserisce Cutrone e Belotti. Cutrone al 78’ trova il gol del pari, ma è chiaramente in fuorigioco.
Dopo poco una ripartenza micidiale dell’Atalanta, partita da Toloi, lavorata splendidamente da Ederson che imbuca De Ketelaere porta il belga solo davanti a Butez, che para, il rimpallo finisce sul gomito del giocatore atalantino, che ritira verso la porta e la palla rimbalza sul difensore e al terzo tentativo l’atalantino mette in gol. Ma per il Var il tocco di mano porta all’annullamento.
E così l’Atalanta deve attendere sino al 94’ per poter festeggiare. Nel frattempo Gasperini ha inserito anche Toloi per contrastare meglio le due punte comasche. Tre punti sudati, voluti e preziosi.
Gasperini a fine gara ha sottolineato che “non è facile avere sempre la stessa condizione in tutte le partite. Dopo un primo tempo dove andavamo piano e pasticciavamo, nel secondo abbiamo costruito molto e siamo stati superiori fino a ribaltare la gara. Tre punti ottimi”.
Fabregas raccoglie complimenti, che, però, non portano punti alla classifica. “Abbiamo giocato con coraggio – ha detto il mister dei lariani – e abbiamo messo in difficoltà una grande squadra. Sono orgoglioso per quanto fatto e per quello che abbiamo dimostrato. Siamo il Como e dobbiamo crescere piano piano”.
Como-Atalanta 1-2
Reti: 30’ Paz; 56’ e 70’ Retegui.
Como: Butez 6.1; Engelhardt 6.4, Dossena 6.4, Kempf 6.4 (74’ Belotti 6.1), Moreno 6.3 (26’ Jack 6.2); Cunha 6.6, Perrone 6.4 (68’ Caqueret 6.2); Diao 5.7, Paz 8.3, Fadera 7.2, Strefezza 6.4 (68’ Cutrone 5.7). All. Fabregas 6.43.
Atalanta: Carnesecchi 7; Scalvini 6.5 (56’ Brescianini 7.3), Djimsiti 6.7, Kolasinac 6.7; Cuadrado 6.2 (55’ Ruggeri 6.8), De Roon 6.2 (46’ De Ketelaere 7.1), Ederson 7.5, Zappacosta 5.4 (46’ Bellanova 6.4); Samardzic 6.5, Lookman 6 (78’ Tolo 6.4i); Retegui MVP 8.4. All. Gasperini 6.67.
Arbitro: Luca Pairetto; IV ufficiale: Giovanni Ayroldi; Var: Francesco Meraviglia.