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Dalla fine all’inizio

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Eugenio Sorrentino

Il campionato di serie A si sarebbe concluso domenica 24 maggio. Atalanta e Inter si sarebbero ritrovate di fronte, dopo l’1-1 dell’andata a San Siro (promosso a seconda casa nerazzurra in campo europeo), risultato viziato, si fa per dire, dalla parata salvatutto di Handanovic su penalty di Muriel. Un’Atalanta talmente bella e reattiva, in quella circostanza, da non generare più di tanto rammarico per l’occasione persa di ribaltare del tutto il risultato a proprio favore. Nel finale, come spesso accaduto, la squadra di Gasperini a farla da padrona e il calcio di provincia che si dimentica delle gerarchie per assumere il ruolo di protagonista. Ci si accontenta anche di un pareggio che conserva il suo fascino e prestigio, fa classifica sapendo di essere finiti davanti al biscione al termine della passata stagione. Ci si chiede come sarebbe andata con il prosieguo del campionato, ovvero con quella continuità interrotta da un nemico invisibile, subdolo e pericoloso al punto da cancellare di colpo gioie ed emozioni per costringersi a ripensare il domani. Se e quando si riprenderà, come pure si vuole e si spera, le condizioni non saranno più le stesse e si aprirà un secondo capitolo iniziando pensando alla fine.

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Solo dieci anni fa l’atmosfera tra Atalanta e Inter era ben diversa. Bergamaschi in lotta per la salvezza e milanesi lanciati verso lo scudetto. La squadra del Triplete, affidata a Mourinho, si era fatta rimontare all’andata nella prenatalizia allo stadio di Bergamo dal Tir Tiribocchi, il quale poi aveva replicato in primavera sull’erba del Meazza (di San Siro rammentiamo ogni tanto l’intitolazione) sigillando un quarto d’ora iniziale da favola prima della reazione travolgente di Milito e compagni. All’andata Antonio Conte, subentrato a Gregucci sulla panca atalantina, aveva fermato the Special One, prima di essere a sua volta esonerato e avvicendato da Bortolo Mutti al quale non riuscì l’operazione salvezza.

Se si arriverà a giocare fino all’ultima partita del calendario di questa martoriata stagione, il match finale si giocherà nella prevedibile calura agostana, sempre che il meteo non decida di mettere in opera una inversione di tendenza. Sarebbe bello e interessante che Atalanta e Inter potessero giocare per il terzo posto. Confronto che potrebbe riproporsi in un ipotetico ricorso alla formula dei playoff.