Acqua Lete e lo sport: un binomio che il tifoso italiano è abituato a vedere sulle maglie dei calciatori da diverso tempo. La parte del leone l’ha fatta quando ha firmato le maglie del Napoli dal 2015 al 2023 (annus horribilis per gli azzurri partenopei che non sono riusciti a ottenere l’accesso all’Europa). Sempre nel 2015 Acqua Lete ha scalzato Acqua Uliveto dalle maglie (sempre azzurre) della Nazionale. Insomma Acqua Lete è una industria che mira in alto e a conquistare sempre nuovi mercati, nazionali e internazionali. E come dice il suo presidente Nicola Arnone “non abbiamo scelto sempre e solo il calcio, ma abbiamo abbinato il nostro marchio anche ad altre discipline e spesso abbiamo anche vinto”.
La novità di oggi è che Acqua Lete ha scelto di rappresentarsi sulle maglie dell’Atalanta. Un sodalizio che sancisce un accordo per i prossimi tre anni e che è stato presentato a Zingonia con tutti gli onori che l’evento meritava. L’Atalanta, che l’anno scorso era rappresentata solamente dallo sponsor del cuore, il Gruppo Radici (confermato anche quest’anno), da oggi vanta anche il main sponsor. Lete campeggia al centro del petto delle maglie nerazzurre.
E per un’Atalanta sempre più effervescente e assetata di vittorie, il marchio Lete è ciò che più fa al caso di questa società che con i risultati acquisiti in questi ultimi anni, soprattutto anche con la vittoria dell’Europa League e con l’accesso alla Champions è diventata assai appetibile per le industrie alla ricerca di nuovi mercati.
Il presidente di Acqua Lete Nicola Arnone e l’amministratore delegato di Atalanta Luca Percassi hanno presentato alla stampa il progetto e le motivazioni che hanno mosso i due partner a intraprendere un percorso comune coniugato nello slogan: “Il filo che ci unisce è uscito dalla nostra pelle”.
Oggi la vicenda delle maglie passa in secondo piano rispetto all’importanza di avere, per Atalanta, lo sponsor principale. Arnone spiega che “dopo lunghi studi di marketing, uniti a un pizzico di fiuto imprenditoriale, si è deciso di condividere alcuni obiettivi importanti tra Lete e Atalanta. Perché essere in Champions fa piacere, ma la decisione è frutto di un lavoro abbastanza lungo, non è nato solo dalle prestazioni ottenute l’anno scorso. L’Atalanta – continua Arnone – l’avevamo già adocchiata da un po’ di tempo”.
Per Luca Percassi è motivo di grande orgoglio “essere scelti da un marchio di questa portata. Anche per la nostra società questo il frutto di un lunghissimo e faticosissimo lavoro. Abbiamo potuto vedere da vicino la grande professionalità della squadra Lete, una delle realtà italiane più belle. E per noi sarà sicuramente un motivo di crescita”.
Arnone ha potuto visitare il centro sportivo Bortolotti di Zingonia e ha apprezzato la struttura messa a disposizione della squadra. “L’Atalanta è qualcosa di più che non i suoi risultati. Basti vedere l’impianto di Zingonia. È paragonabile al centro di Coverciano, che è il punto più alto nel calcio italiano. Tra noi è c’è stata da subito una compatibilità in un rapporto epidermico”.
Alla presentazione di questo progetto erano presenti anche il presidente Antonio Percassi, il direttore generale Umberto Marino, il responsabile del settore giovanile Roberto Samaden e i rappresentanti di Radici Group e Gewiss.
A chiusura di giornata sono state presentate le maglie indossate da Ruggeri, Carnesecchi, Zappacosta e De Ketelaere. Un poker d’assi condito da buone sensazioni.