Gasperini: “Oggi ho sentito cori vergognosi. Basta con la cultura dell’insulto”

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Gasperini salta con la curva, sì, ma non le manda a dire quando c’è bisogno di far passare un messaggio. “Quello che si è sentito oggi allo stadio è vergognoso. Dobbiamo rompere e dissociarci dalla cultura dell’insulto. Non è possibile che si sentano cori di insulti come quelli che abbiamo sentito oggi”.

Gasperini a fine conferenza stampa si rivolge a tutti i giornalisti presenti perché si cominci a divulgare un verbo diverso. “Quando abbiamo finito la partita vinta a Liverpool tutto lo stadio ci ha applaudito. Per l’impresa che abbiamo compiuto in molte zone d’Italia hanno esultato ai gol di Lookman come fosse stata la loro squadra. Perché il calcio è questo, il calcio unisce, crea amicizie. Non divide. Invece dentro gli stadi si sentono volare insulti”.

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“Un conto è incitare la propria squadra; la battaglia agonistica sul campo tra le due squadre – conclude Gasperini -, ma i cori di pochi non possono squalificare una provincia intera come becera capace solo di insultare”. Dobbiamo imparare ad applaudire gli avversari quando se lo meritano o limitarsi al tifo della propria squadra senza andare oltre. Questo vale anche per tutti quelli che postano “Bergamasco nomade” o “Odio Bergamo”. E quel “Devi morire” nei confronti di Giorgio Scalvini infortunatosi al ginocchio, non rende onore nemmeno a Firenze. Interrompere il flusso è semplice. Basta cambiare registro. Parola di Gasperini.