La Sampdoria, secondo i voleri del proprio allenatore, ha giocato a mezzo tocco. Sicuramente non nel senso inteso da Giampaolo (“Vogliamo anticipare le loro giocate”, aveva detto prima della partita). La realtà della gara ha detto che la Samp ha giocato a mezzo tocco perché non è mai riuscita a fare un tocco intero. Ogni volta che la Samp aveva la palla, i portatori venivano aggrediti da tre-quattro atalantini assatanati. Questa è stata la chiave della partita. I blucerchiati sono apparsi da subito rassegnati, incapaci di difendersi e di proporre calcio. Impediti da una grande volontà dei nerazzurri che sono stati nettamente superiori atleticamente, tecnicamente e tatticamente.
La Dea ha corso molto più della Samp: 119 chilometri contro i 112 dei doriani. Una differenza enorme. Il solo Thorsby è stato capace di spaziare per il campo correndo più di tutti: 13 chilometri. Ma ha trovato in De Roon un mastino che non lo ha mai mollato. Giampaolo ha provato a spostarlo da destra a sinistra e viceversa, ma nel concetto dell’uno contro uno di Gasperini, De Roon non si è scollato un minuto. E qui si è notato un altro bel meccanismo dell’Atalanta di Gasperini. Quando De Roon si alzava in mediana era Zappacosta a indietreggiare sulla linea dei tre centrali. Tanto è vero che in grafica si vede come Zappacosta nelle posizioni medie assunte in campo figuri come il braccetto di sinistra. Per questo le azioni più pericolose l’Atalanta le ha costruite sulla destra con Hateboer, ieri sera in palla, a spingere con continuità, con Pessina che s’infilava tra le linee e Koopmeiners e Pasalic pronti a finalizzare.
Giampaolo ha provato a cambiare modulo nel secondo tempo e anche in considerazione di un leggero calo dei bergamaschi ha avuto 5-6 minuti in cui ha provato ad arrivare nei pressi dell’area avversaria. Le azioni più pericolose le hanno costruite Caputo e Conti, quest’ultimo mai perdonato dai tifosi si è portato a casa secchiate di fischi. Alla fine della gara, però, Musso ha dovuto fare un solo intervento. Per il resto si è annoiato parecchio.
Miranchuk, portatore sano di classe calcistica, ha realizzato un bellissimo gol. Applausi anche per la scelta di non esultare per rispetto di quanto sta accadendo nel suo Paese e in Ucraina.