Il Brugge vince 3-1 a Bergamo e cala la saracinesca sui sogni dell’Atalanta

Atalanta-Club Brugge 1-3 - Reti: 3’ e 27’ Talbi; 45’ + 2’ Jutgla; 46’ Lookman.

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Il Brugge nell’arco dei 180’ minuti vince tutte e due le partite: 2-1 in casa all’andata e addirittura 3-1 a Bergamo al ritorno. Ci si aspettava il rullo compressore atalantino e, invece, dopo 3’ l’Atalanta si trova già sotto di un gol. Dopo mezz’ora di due gol e alla fine del primo tempo incassa anche il 3-0.

E la saracinesca dei sogni si chiude definitivamente. Nel mezzo c’è un gol annullato a Retegui per fuorigioco (di poco, ma c’era) e un palo e un paio di occasioni da gol fermati dal portiere e da un difensore sulla linea che poteva portare la partita prima sull’1-1 e poi sul 2-1 e invece sulla ripartenza il Brugge ha fatto strike.

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Anche in questa gara il Brugge non ha sbagliato niente di niente. Con questa scelta tattica Hayen ha messo in grossa evidenza tutti i limiti del gioco di Gasperini. Il mister dei belgi è stato bravo a interpretare e a modificare la sua squadra fatta di un gruppo di giovani talentuosi e velocissimi. Il perno è quel Vanaken che non spreca mai una palla. Difficile toglierla. Bravissimo sempre in ogni circostanza.

Apparentemente il Brugge si dispone in un 4-5-1 per niente difensivo, che si trasforma in fase di attacco in un 4-2-3-1 che porta sempre numerosi uomini in attacco. Loro sanno sempre dove mettere la palla e là dove la mettono là trovano sempre un compagno smarcato, che sia a centrocampo o in attacco. E prendono sempre in superiorità numerica gli atalantini.

E quando l’Atalanta è costretta a rincorrere fa fatica perché non riesce a coprire tutti i movimenti degli avversari che, oltretutto, sono velocissimi e tecnici.

E quando la palla ce l’ha l’Atalanta, i belgi sono bravi a mettersi a protezione dietro la linea della palla a sporcare le linee di passaggio. I difensori sono sempre molto attenti e concentrati. Sull’unico errore di Seys il Brugge ha subito il gol al 46’ in quanto Zappacosta è riuscito a mettere al centro una palla pulita che Lookman ha deviato in rete.

Su quel gol si è acceso l’entusiasmo che ha portato a una piccola speranza quando al 61’ Lookman si è presentato sul dischetto del rigore assegnato dal Var (che ha richiamato l’arbitro al monitor) per un fallo su Cuadrado. Ma Mignolet (che nel frattempo si era preso la briga di andare verso la sua panchina per chiedere informazioni sul rigorista) ha intuito la direzione della palla alla sua sinistra (per la verità poco angolata) e ha salvato definitivamente il risultato.

Gasperini a fine gara ha indicato due cose, soprattutto, che non gli sono piaciute: la reazione di Toloi che ha portato all’espulsione del difensore e il rigore di Lookman,Lookman – ha detto in modo abbastanza ruvido – è un pessimo rigorista. Anche in allenamento ha una percentuale molto bassa. Ma preso dall’entusiasmo del gol ha voluto calciare lui ed è andata male”.

Tutti i tentativi portati verso la porta di Mignolet sono sfociati in altrettanti calci d’angolo e nulla più. Ora all’Atalanta non rimane che concentrarsi sul campionato visto che è fuori da ogni altra competizione. Ma questa sera, bisogna riconoscerlo, ha vinto la squadra che ha meritato di più.

Atalanta-Club Brugge 1-3

Reti: 3’ e 27’ Talbi; 45’ + 2’ Jutgla; 46’ Lookman.

Atalanta: Carnesecchi 5.5; Toloi 5.1, Djimsiti 6.2, Kolasinac 5.9 (77’ Posh 6.2); Cuadrado 7.2 (75’ Bellanova 6.3), Ederson 6.5 (83’ Brescianini 6.1), De Roon 6.9, Zappacosta 7.7; Pasalic 6.3 (46’ Lookman 7.7); De Ketelaere 6.8, Retegui 6.2 (75’ Samardzic 6.5). All. Gasperini 6.44.

Club Brugge: Mignolet MVP 9.6; Seys 6.9, Ordonez 7.8, Mechele 78, De Cuyper 6.9; Onyedika 6.3, Jashari 7.1; Talbi 8.2 (54’ Siquet ) 6.3, Vanaken 7.2, Tzolis 7.2 (75’ Nielsen 6.2); Jutglà 8.1 (86’ Nilsson 6.1). All. Hayen 7.26.

Arbitro: Wwayer (Ger); IV ufficiale Badstubner (Ger); Var Dankert (Ger).

Note: all’87’ Toloi viene espulso per un fallo di reazione.