Il Trofeo Bortolotti va alla Juve che batte l’Atalanta 2-1. Gran gol di Samardzic

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C’era tanta curiosità a inizio partita per capire quanto e come Juric stia incidendo sull’Atalanta. Ed ecco che alla presentazione della distinta delle formazioni c’è subito una sorpresa. Sull’esterno a sinistra non c’è Zappacosta, bensì Bernasconi. È già pronto? Viene chiesto a Juric a fine partita. E l’allenatore croato risponde che “vogliamo valutare il ragazzo. Lo teniamo molto in considerazione e ho la sensazione che ci potrà aiutare”. In effetti ieri, messo in mezzo tra Conceicao e Nico Gonzalez se l’è cavata discretamente. Non ha fatto chissaché, ma non ha nemmeno sfigurato.

Il test contro la Juventus, seppure in una partita amichevole, è pur sempre un test significativo per il valore dei giocatori in campo. La difesa supergranitica bianconera, con Breme e Gatti soprattutto, ha messo a dura prova gli attaccanti atalantini Scamacca e Daniel Maldini. Gianluca è ancora alla ricerca della miglior condizione. Non è brillantissimo. Gli manca lo spunto decisivo per andare a far male alle difese avversarie. Juric di lui a fine gara dirà: “Scamacca deve lavorare ancora tanto. Noi forziamo la sua messa in campo. Ma non è ancora pronto al 100 per cento”. E a proposito di attaccanti, alla domanda se questa Atalanta è competitiva, il mister risponde: “Per essere competitivi al massimo manca un po’ di sostanza là davanti”.

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E poi gli attaccanti bianconeri hanno fatto lavorare a più non posso il trio dietro: Hien, Koosounou e Djimsiti. I folletti Yildiz (il migliore in campo) e Conceicao ti fanno ubriacare tra finte, controfinte e serpentine varie. Il centravanti David, al contrario, ha faticato più del previsto, anche se è riuscito a trovare un gol in semirovesciata.

Tudor di lui ha detto: “Benvenuto nel campionato italiano. Aveva difronte Hien che è 20 centimentri più alto e 20 chili più grosso. Ma ho visto come si è impegnato. Ha fatto più duelli individuali questa sera che in 10 partite al Lille. Ma quando è dentro l’area il gol lo fa sempre”.

Ed è bastato un calo di concentrazione dovuto all’assestamento dei cambi che un cross di Thuram ha trovato Nico Gonzalez che di testa rimetteva la palla al centro e che David in semirovesciata ha anticipato Hien e sorpreso Carnesecchi.

Del portierone nerazzurro bisogna dire che questa sera ha fatto due parate strepitose. Una su tiro ravvicinato di Koopmeiners e che con un balzo felino ha fermato la palla sulla linea e un altro in volo d’angelo ha smanacciato fuori dai pali un tiro a giro di Yildiz.

L’Atalanta poi si è fatta sorprendere quattro minuti dopo con un taglio a centrocampo di Joao Mario che in prossimità dell’area ha servito Vlahovic, il quale con cattiveria è riuscito a resistere al contrasto del difensore atalantino e a bucare Carnesecchi. Non è la prima volta che l’Atalanta prende gol in questa maniera. Ci sarà da correggere sicuramente qualcosa sulle posizioni a centrocampo.

Peccato – ha detto Juricperché fino al primo gol abbiamo dominato. L’Atalanta mi è piaciuta molto. Cominciamo a fare le cose per bene a partire dal pressing che portiamo sui portatori di palla. È mancato un po’ di dominio. E dobbiamo migliorare sulle palle da fermo”.

In sintesi si è vista una squadra più brillante rispetto alle precedenti uscite. Una squadra che sta ancora cercando la quadra per poter definirsi compatta. Ma, soprattutto, è una squadra che manca di tre elementi: un centravanti prontissimo; un esterno che sostituisca Lookman (Sulemana Kamaldeen è funambolico, ma non frutta niente alla squadra) e un quinto che possa ruotare con Zappacosta, oltre che con Bernasconi.

Da segnalare la brillantezza e la gran voglia di De Ketelaere, uscito poi per un colpo ricevuto alla spalla; e il gran gol di Samardzic. Quest’ultimo ha sfruttato la superiorità numerica. Infatti in quel frangente la Juve era priva di Gatti (uscito per i crampi) e non ancora sostituito.

Pensare al Pisa vien da dire che i toscani non sono la Juventus. Di certo, però, è che questa squadra rimane un rebus fino a che non si chiuderà questo mercato che ogni anno propone un caso che non fa bene a nessuno. E perché i tifosi non dimenticano, ieri sera Koopmeiners è stato bersagliato per tutta la partita. L’olandese, che l’anno scorso non ha ben figurato, quest’anno per rilanciarsi è tornato nel suo vecchio ruolo di quando giocava in Olanda, e cioè mediano basso. E spesso lo abbiamo visto a uomo su De Roon. Di lui Tudor ha detto “che è un giocatore fortissimo e che questa sera mi è piaciuto tanto”.

ATALANTA-JUVENTUS 1-2

Reti: 73′ David, 77′ Vlahovic, 90′ Samardžić.

Atalanta: Carnesecchi, Kossounou (68′ Scalvini), Hien, Djimsiti, Bellanova (84′ Palestra), Pašalić, de Roon, Bernasconi (68′ Zappacosta), De Ketelaere (68′ Samardžić), Maldini (84′ Brescianini), Scamacca (59′ Kamaldeen). A disposizione: Rossi, Sportiello, Vismara, Sulemana, Godfrey, Misitano, Ahanor, Zappacosta. Allenatore: Ivan Jurić.

Juventus: Di Gregorio, Bremer (80′ Rugani), Gatti (91′ McKennie), Kelly (80′ Kalulu), Nico Gonzalez (Joao Mario), Koopmeiners, Thuram (74′ Locatelli), Cambiaso (74′ Kostic), Conceicao (80′ Adzic), David (74′ Vlahovic), Yildiz (91′ Douglas Luiz). A disposizione: Pinsoglio, Fuscaldo, F. Gonzalez, Martinez. Allenatore: Igor Tudor.

Arbitro: Giuseppe Collu di Cagliari (assistenti Luigi Rossi di Rovigo e Davide Moro di Schio, IV ufficiale Kevin Bonacina di Bergamo).