Il Venezia strappa un punto in casa dell’Atalanta. Lookman sciupa una grossa occasione

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È stata la partita dei rimpianti. Delle tante occasioni sciupate. Ma anche dei tanti rischi corsi in difesa. Il Venezia corre, tampona tutte le linee di passaggio, rimane compatto ed è pronto a ripartenze a velocità folle. L’Atalanta rimane impallata. A fine gara sono 7 i chilometri di differenza che separano le due squadre e che dice (ormai da un po’ di tempo) lo stato di salute atletica dei nerazzurri. 117 i chilometri coperti dalla squadra di Gasperini contro i 124 della squadra di Di Francesco.

Il mister dei lagunari se l’è preparata molto bene facendo girare a vuoto il centrocampo dell’Atalanta e mettendola spesso in difficoltà con la posizione di Busio che spesso e volentieri rientrava tra le linee a dettare il passaggio per i suoi. Spesso libero di fare quello che voleva.

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Che non fosse una passeggiata lo si è capito quando il primo tiro, timidamente scagliato verso la porta di Radu, è avvenuto solo dopo venti minuti. Ci ha provato Lookman. Le catene di destra e di sinistra faticano a rendersi fluide. Le azioni sono piuttosto sporadiche e non c’è mai quella continuità. L’Atalanta non dà la sensazione di prendere in mano il gioco e di dominare il Venezia.
La squadra lagunare è sempre pronta a ripartire, appena può, sfruttando anche le situazioni di rimpalli favorevoli, come quella capitata a Zerbin contrastato all’ultimo respiro da De Roon con il tiro inviato alla curva.

A destra Gasperini ha schierato dal primo minuto Cuadrado, ma con Posch è stato autore anche di qualche pasticcio. A sinistra qualcosa in più si è fatto. Lookman è sempre stato largo senza mai accentrarsi. Le poche volte che ci ha tentato i suoi tiri sono finiti fuori. De Ketelaere è apparso ancora un po’ giù di forma e la sua più grande occasione (un rigore in movimento) è finito tra le braccia di Radu.

Retegui questa volta è rimasto a bocca asciutta: un paio di colpi di testa finiti fuori e anche per lui un rigore in movimento calciato fuori dallo specchio della porta.

Zappacosta ha avuto sul piede l’occasione giusta, ma stavolta la fortuna è venuta a riprendersi quanto regalatogli con l’Empoli e la palla è andata a sbattere sul palo per poi uscire lateralmente.

Ma l’urlo più strozzato in gola ai tifosi rimane quel tiro di Lookman che da pochi centrimetri, all’83’, su colpo di testa di Kolasinac manda la palla alle stelle. Non è stata giornata.

Napoli e Inter hanno pareggiato. Tutto è rimasto inviariato per quanto riguarda la vetta, in attesa dell’esito della partita tra Juventus ed Hellas Verona di lunedì sera che potrebbe avvicinare la Juve a tre punti dalla terza posizione.

A fine gara Gasperini ha elogiato la sua squadra: “I ragazzi hanno dato tutto. C’è poco da rimproverare. Il Venezia è squadra tosta che ci ha impedito di avere continuità di azione”.

Poi una citazione è stata fatta su Maldini:Il ragazzo lo dobbiamo conoscere bene. L’ho inserito al posto di De Ketelaere ma tende ad accentrarsi. Così ho dovuto togliere anche Retegui perché i due tendevano a sovrapporsi”. Infatti Maldini ha terminato la partita da centravanti. Il tempo dirà qual è il suo ruolo naturale.

Infine il mister nerazzurro ha fatto notare come “questa sia una fase cruciale del campionato, dove la salvezza vale moltissimo per tutte le squadre e che annulla la differenza di punti che ci sono nella classifica reale. Il campionato di Serie A è questo ed è sempre stato così”.

Ora mancano ancora 11 partite e “tutto può ancora succedere”, ha detto Ederson. L’importante è finire da protagonisti.

ATALANTA-VENEZIA 0-0

Atalanta: Carnesecchi 7; Posch 6.5 (73′ Pašalić 6.3), Djimsiti 7.4, Kolašinac 7.8, Cuadrado 7.5(60′ Bellanova 6.5), Éderson 7.1, De Roon 6.2, Zappacosta 6.7 (87′ Ruggeri 6.2), De Ketelaere 6.2 (60′ Maldini 6.1), Retegui 6.1 (73′ Samardžić 6), Lookman 7.1. A disposizione: Rui Patrício, Rossi, Toloi, Sulemana, Palestra, Brescianini. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.67.

Venezia: Radu 7.8; Schingtienne 6.5 (81′ Marcandalli 6.2), Idzes 7, Candé 7.3, Zerbin MVP 7.9, Busio 6.2, (60′ Doumbia 6.6), Nicolussi Caviglia 6.7 (87′ Condé 6.5), Perez 6.7, Ellertsson 6.9, Oristanio 6.4 (60′ Yeboah 6.2), Maric 6.7 (81′ Duncan 6.1). A disposizione: Joronen, Grandi, Gytkjaer, Fila, Bijarkason, Carboni, El Haddad. Allenatore: Eusebio Di Francesco 6.73.

Arbitro: Giuseppe Collu della sezione di Cagliari; IV ufficiale Luca Massimi della sezione di Termoli, V.A.R. Gianluca Aureliano della sezione di Bologna.