L’Atalanta conquista la semifinale di Europa League ed elimina il Liverpool

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È accaduto. È vero. Lo striscione esposto dai tifosi della Nord a inizio partita si è avverato: “Liberiamo al vento i nostri sogni sventolando al cielo i nostri colori”. E così è stato. Detto in semplicità: l’Atalanta ha eliminato il Liverpool! Cosaaaa?

Eppure quel rigore malandrino conquistato al 5’ e realizzato al 7’ da Salah ha fatto passare un brivido lungo le schiene dei bergamaschi. E ora? Sarà goleada?

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Niente affatto. “Perché questa squadra – ha detto Gasperini a fine partita – è di una solidità e ha valori morali elevatissimi”. Il timore che potesse cedere psicologicamente è svanito con l’atteggiamento della squadra. Al 30’ si era ancora 0-1, così come alla fine del primo tempo. Ma anche al 60’, all’80’ e al 93’. Una dolce sconfitta.

Non si ricordano parate di Musso, si ricordano, invece, le occasioni capitate sui piedi di Koopmeiners e di Miranchuk.

Il Liverpool ogniqualvolta si affacciava al limite dell’area nerazzurra francamente faceva paura. Con quella velocità, quella capacità tecnica, ma i nerazzurri hanno sempre ribattuto colpo su colpo. E nelle ripartenze, vista la loro difesa, avevi sempre l’idea potesse succedere qualcosa. E invece quel qualcosa non è più successo né nell’uno caso né nell’altro.

L’Atalanta è riuscita a far giocare male il Liverpool. E Allisson è stato costretto più volte a fungere da difensore aggiunto (il vecchio libero anni ’70). Un’idea calcistica da non trascurare.

Con tutte le posizioni occupate o marcate dagli atalantini al Liverpool non rimaneva che il lancio lungo, che alla fine è risultato essere sterile.

Alla fine il 3-1 rende gli onori alla squadra nerazzurra di Bergamo che potrà accedere alle semifinali incontrando il Marsiglia, che ha buttato fuori il Benfica ai calci di rigore.

Klopp e Van Djik, uscendo dal campo hanno applaudito i tiosi della Curva Nord. Anche loro, come Gapserini, saranno rimasti colpiti dall’entusiasmo e dal sostegno incessante che hanno dato alla squadra dal primo all’ultimo minuto.

Gasperini tiene a sottolineare quanto accaduto negli spogliatoi alla fine del primo tempo. “Ho chiesto ai ragazzi – racconta il mister nerazzurro – se volevano arretrare un po’. Ce ne fosse stato uno a dirmi di sì. No siamo andati a prenderli alti dal primo all’ultimo minuto. Questo è il mio orgoglio più grande”.

“Sul rigore dopo 5’, che avrebbe potuto condizionare la gara, c’è stata una reazione di compattezza e su quel rigore abbiamo costruito la partita”. E che partita.

Klopp le ha provate tutte ma dalle parti di Gasperini non si passa facilmente. E Klopp ha espletato i ringraziamenti alla squadra e ai tifosi.

Con la vittoria di Roma, Atalanta e Fiorentina il ranking italiano porterà cinque squadre in Champions League.

ATALANTA-LIVERPOOL 0-1

Rete: 7′Salah (su rigore).

Atalanta: Musso 7, Djimsiti 7.5, Hien 6.5, Kolašinac 7, Zappacosta 6.5, de Roon 6.3, Éderson 6.7 (75′ Pašalić 6), Ruggeri 5.9, Koopmeiners 6.3, Miranchuk 6.2 (79′ Lookman 6), Scamacca 6.1 (75′ De Ketelaere 6.1). A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Toloi, Holm, El Bilal, Bakker, Adopo, Hateboer, Bonfanti. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.43.

Liverpool: Alisson 7.2, Alexander-Arnold 6.5 (72′ Gomez 6.2), Konaté MVP 8.2, Van Dijk 6.8, Robertson 6.4 (80′ Danns 6.3), Szoboszlai 7 (67′ Elliott 6.1), Jones 7.1, Mac Allister 7.7, Salah 6.6 (67′ Nunez 6.4), Gakpo 6.8, Luis Diaz 6.4 (67′ Diogo Jota 5.9). A disposizione: Adrian, Kelleher, Endo, Tsimikas, Gravenberch, Clark, Danns, Quansah. Allenatore: Jurgen Klopp 6.71.

Arbitro: François Letexier (FRA).