L’Atalanta non riesce ad imporsi sul campo dell’Inter, che si dimostra più forte in tutti i settori del campo. Più brillante, più tecnica, più veloce, più tutto. Vince i duelli in difesa e a centrocampo. Gasperini prepara un piano partita prudente per tutto il primo tempo. 45 minuti di attesa, con tutti i giocatori dietro la linea della palla pronti a interrompere le trame interiste e far partire Zapata con qualche imbucata, che, però non è mai arrivata
Zapata è apparso addirittura un po’ sfiduciato. Ha perso tutti i duelli con De Vrij e Acerbi a giganteggiare. Quando ha avuto una palla giusta, che Maehle gli ha messo sulla testa in mezzo all’area, ha sbagliato la torsione e ne è venuta una cilecca.
L’Atalanta ha sparato poco e a salve, mentre l’Inter con le giocate di Barella, Calhanoglu (bellissimo il tiro finito sul palo) e Mkhitaryan riuscivano a innescare i pericolosi inserimenti di Lautaro e con Lukaku a tenere impegnata la difesa atalantina anche solo con il suo imponente fisico.
L’unica cosa bella vista in tutta la partita è stata l’invenzione di Boga, che con uno schema su punizione, ha sfiorato il gol. Di contro Maehle si è mangiato un gol tirando alto una palla che aveva tutta l’aria di essere un rigore in movimento. Troppo poco.
Nella ripresa, al 54’, Gasperini inserisce Lookman e Hojlund sostituendo Pasalic e Zapata. Prima che la squadra avesse il tempo di assestarsi con il nuovo schieramento, ecco che Darmian parte da dietro e si infila a centrocampo nella zona centrale come una lama affilata nel burro. Gli attaccanti bergamaschi non lo seguono. Il difensore interista appoggia palla a Calhanoglu e continua la corsa; l’attaccante gli restituisce palla al limite dell’area, dove si trova tutto solo. Da lì sferra un diagonale chirurgico che buca Musso.
La partita finisce qui, perché l’Atalanta non ha mai dato l’impressione di poterla riprendere. Troppo forte questa Inter per questa Atalanta. La Dea esce dalla competizione (onore alle armi) con il rammarico forse di essere stata troppo rinunciataria ma, forse, è stato merito dell’Inter che l’ha costretta solo a difendere.
Questa sera si è vista una squadra giovane, che ha combattuto come ha potuto, che non si è fatta prendere a pallonate dall’Inter, ma che deve ancora crescere. Ne avrà tutto il tempo, già a partire da sabato in campionato contro il Sassuolo.
INTER-ATALANTA 1-0
RETE: 57′ Darmian.
INTER (3-5-2): Onana 5.5; Darmian 7, De Vrij 7, Acerbi 6.5; Dumfries 6 (77′ D’Ambrosio 6), Barella 6.5, Calhanoglu 6.5 (72′ Asllani 5.5), Mkhitaryan 6.5, Gosens 6.5 (71′ Dimarco 6); Lukaku 6 (71′ Dzeko 6), Lautaro 7 (85′ Correa 5.5). All. Inzaghi.
ATALANTA (3-4-2-1): Musso 6; Toloi 5.5, Djimsiti 5.5, Scalvini 6 (72′ Soppy 6); Hateboer 5.5 (67′ Ederson 5.5), De Roon 6, Koopmeiners 6, Maehle 6; Pasalic 5.5 (54′ Lookman 5.5), Boga 5.5 (67′ Muriel 5.5); Zapata 5 (54′ Hojlund 5). All. Gasperini.
ARBITRO: Chiffi.