L’Atalanta prima si fa sorprendere e poi perde la testa. Questa Inter è fortissima

ATALANTA-INTER 0-2 - Reti: 54' Carlos Augusto, 87' Lautaro Martinez.

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Prova di forza dell’Inter che al Gewiss Stadium dimostra di essere la squadra più forte del campionato. La squadra di Simone Inzaghi non ha punti deboli in ogni zona del campo. E tatticamente l’allenatore dei milanesi è colui che più di ogni altro ha capito il gioco di Gasperini e riesce ogni volta (questa è stata l’ottava consecutiva) a disinnescare con il suo antidoto le armi dei bergamaschi.

Da parte dell’Atalanta si ricorda solo il colpo di testa di Pasalic ben parato da Sommer. Per il resto sono tiri finiti fuori dallo specchio della porta. Mentre l’Inter aveva già spaventato l’Atalanta dopo 6 minuti con un clamoroso palo di Thuram. Questione di centimetri.

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La partita rimane in un sostanziale equilibrio per tutto il primo tempo nel quale Gasperini non ha inventato proprio nulla. È tornato al suo solito modo di giocare quando incontra le squadre che si difendono a quattro, inserendo Pasalic dietro le due punte. Ma contro una difesa solidissima come quella dell’Inter Retegui è stato letteralmente cancellato da Acerbi; Pavard ha limitato le incursioni di Lookman. Mentre Pasalic si è francobollato a Calhanoglu; De Roon è andato su Barella (maestoso) e Ederson su Mkhitaryan.

L’Inter è salito alto a prendere l’Atalanta molto alta per non permettere ai nerazzurri di Gasperini di poter prendere velocità e fluidità nelle giocate. Inoltre l’altissimo livello tecnico dell’Inter ha permesso un palleggio di primissima qualità. La mancanza di errori nei passaggi è stato un altro tassello importante che ha messo fuori giri l’Atalanta che di solito sfrutta molto gli errori altrui per poter ripartire.

Poi, dopo la sospensione di sei minuti per permettere l’intervento ai soccorritori sugli spalti per assistere a un tifoso che ha accusato un malore, il corner battuto da Calhanoglu ha sorpreso la difesa dell’Atalanta con Carlos Augusto che tutto solo al centro dell’area ha potuto colpire di testa. Dopo aver preso il gol l’Atalanta ha anche un po’ perso la testa con Ederson che si è fatto espellere per una doppia reazione di protesta (con applauso) verso Massa.

Gasperini aveva operato una serie di cambi inserendo tanti attaccanti e in dieci è rimasto sbilanciato in avanti. L’espulsione di Bastoni non è bastata a ristabilire l’equilibrio. Ormai l’Inter aveva trovato il doppio vantaggio con Lautaro e sfiorato il terzo gol con Frattesi che Carnesecchi è riuscito (non si sa come) a sventare.

Se alla vigilia questa partita non era da catalogare come sfida scudetto, tanto più oggi non si deve ridimensionare una squadra che ha a disposizione nove gare per dimostrare tutto il suo valore.

Il calendario propone un filotto di partite ardue, ed è proprio in questa situazione che una grande squadra deve dimostrare di meritare dove sta. Intanto la classifica dice che è l’Inter la squadra che al momento merita di vincere il campionato.

ATALANTA-INTER 0-2

Reti: 54′ Carlos Augusto, 87′ Lautaro Martinez.

Atalanta: Carnesecchi 6.3, Djimsiti 6.7 (75′ Samardžić 6.3), Hien 6.5, Kolašinac 6.6, Bellanova 6.1 (59′ Ruggeri 6.6), De Roon 6.6, Éderson 5.5, Zappacosta 6.1, Pašalić 6.4 (59′ De Ketelaere 6.3), Retegui 6.3 (75′ Maldini 6.5), Lookman 6.8 (84′ Brescianini 5.9). A disposizione: Rui Patrício, Rossi, Toloi, Palestra, Comi. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.34.

Inter: Sommer 7.1, Pavard 6.8, Acerbi MVP 8.3, Bastoni 5.6, Dumfries 6.7 (66′ Bisseck 6.2), Barella 7.6, Calhanoglu 7.2 (91′ Asllani 6.2), Mklhitaryan 6.7 (75′ Frattesi 6.4), Carlos Augusto 8, Thuram 6.7 (91′ Taremi 6), Lautaro Martinez 7.8 (91′ Correa 6.1). A disposizione: Di Gennaro, J. Martinez, Arnautovic, Correa, Asllani, Aidoo, Alexiou, Berenbruch, Cocchi. Allenatore: Simone Inzaghi 6.83.

Arbitro: Davide Massa della sezione di Imperia; IV ufficiale Simone Sozza della sezione di Seregno, V.A.R. Marco Di Bello della sezione di Brindisi.

Note: espulsi Éderson all’82’, Gasperini all’88’ e Bastoni al 95′.