L’Atalanta vince la decima, ma Gasperini non è contento

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A Cagliari ci si aspettava una partita di sofferenza, dopo le fatiche con il Real Madrid e così è stato, ma l’Atalanta ne è uscita comunque vincitrice. Ha inanellato la decima vittoria consecutiva. Il record dei record della storia nerazzurra. Si conferma prima in classifica. Ma Gasperini non è contento. Torna a casa arrabbiato con qualcuno dei suoi giocatori.

Il mister a Cagliari ha messo in campo dal primo minuto Brescianini e lasciato Lookman in panchina; sulla linea d’attacco ha fatto giocare Retegui e De Ketelaere. A centrocampo ha fatto riposare De Roon e messo Pasalic accanto a Ederson. Risultato?
Dopo una partenza bruciante che in soli 16 secondi ha portato l’Atalanta al tiro manovrando sulla catena di destra, l’Atalanta ha cominciato un po’ a soffrire soprattutto a sinistra, dove Brescianini è risultato l’anello debole della squadra. E anche Retegui non è stato incisivo, visto che era preso tra Mina e Luperto, per toccare palla doveva venire a prendersela fuori area e giocare più da trequartista che da punta.

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Quella del primo tempo è stata un’Atalanta un po’ snaturata. Ed era prevedibile che il secondo tempo non potesse iniziare con gli stessi uomini. Così Gasperini ha riportato Lookman e De Roon nei loro ruoli, avanzando Pasalic sulla trequarti, togliendo oltre a Brescianini anche Retegui.

Nel primo tempo il Cagliari ha tirato in porta più che l’Atalanta e Carnesecchi è stato il salvatore della partita annullando quattro grandi occasioni da gol; in una sola azione ha tolto la gioia del gol due volte a Piccoli e una a Zortea. Un vero leone.

Nel secondo tempo, con l’inserimento anche di Samardzic e di Zaniolo, l’Atalanta ha trovato il vantaggio. E avrebbe dopo pochi minuti chiuderla con Lookman, che con un’azione delle sue dribbling e tiro sul primo palo ha colpito in pieno il legno. Alla fine i tiri fatti dalle due squadre si sono pareggiati (12 a 12) con la differenza che il Cagliari ha centrato 8 volte la porta; l’Atalanta 2. E che Carnesecchi ha fatto cinque parate importanti.

Gasperini, nonostante l’Atalanta abbia vinto, si è molto arrabbiato con qualcuno dei suoi. Ha elogiato la prestazione della difesa e del centrocampo, ma là davanti qualcuno deve fare meglio per aiutare i compagni, lavorando sulla fase difensiva. Tenere palla, giostrarla come si deve negli spazi aperti; quello sarebbe stato il lavoro che invece è mancato. Perdere palle sanguinose sulla trequarti non è da prima squadra in classifica, né da Atalanta. E qui c’è ancora molto da lavorare.

Solo una volta la cosa è riuscita con Zaniolo che si è fatto 50 metri e una volta giunto al limite dell’area è scivolato perdendo una grande occasione. Accanto a lui c’era liberissimo Lookman.

Se la rosa non si allarga nel senso dell’acquisizione dei concetti di gioco di Gasperini, diventerà un percorso logorante per chi dovrà giocare spesso. Mercoledì, infatti, ci sarà la partita di Coppa Italia contro il Cesena e Gasperini ha già detto che se la Coppa Italia è un obiettivo, siccome si gioca in novanta minuti + eventuali rigori in caso di pareggio, non si può pensare di fare tanti cambi. Vedremo.

E domenica 22 dicembre, a Bergamo arriva l’Empoli, altro ostacolo ostico, visti gli ottimi risultati della squadra di D’Aversa.

A Zingonia non c’è tempo per rilassarsi, anche in caso di vittoria. Qui il cammino è lungo e tortuoso. Bisogna faticare. Tutti.