Le pagelle di Atalanta-Cagliari. Scamacca febbricitante risolve la gara con una doppietta

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ATALANTA CAGLIARI
Carnesecchi 5.9 Caprile 7.5
Kossounou 6.5 Zappa 6.1
Djimsiti 7.2 Luperto 6.4
Kolasinac 6.2 Rodriguez 6.9
Zappacosta 6.5 Palestra 6.3
DeRoon 6.8 Adopo 5.9
Ederson 7.1 Deiola 6.6
Bernasconi 6.9 Folorunsho 6.9
DeKetelaere 6.6 Obert 6.8
Lookman 6.6 Esposito 7.1
Scamacca 9 Borrelli 6.1
Palladino 6.68 Pisacane 6.51
Musah 6 Idrissi 6.2
Samardzic 6.2 Prati 6.4
Zalewski 6.6 Pavoletti 6
Ahanor 6.3 Gaetano 6.9
Pasalic 6.3 Luvumbo 6

Palladino non crede al turnover. E si è visto. In campo è andata la stessa formazione (senza Bellanova infortunato) che ha vinto sul Chelsea. E nel primo tempo ha dominato il Cagliari in modo netto. Avrebbe potuto (dovuto) chiuderla per non soffrire poi nella ripresa. Abbiamo imparato che in questa Serie A tutte le squadre hanno dei valori e degli allenatori capaci di incidere lungo l’arco della gara.

E così è stato anche con il Cagliari che nella ripresa era riuscito a pareggiarla con un bellissimo gol di Gaetano che è andato a chiudere una triangolazione suggerita da Pio Esposito con Carnesecchi che non ha potuto fare niente.

forbes

Il trio d’attacco De Ketelaere-Scamacca-Lookman funziona a meraviglia. E le occasioni sono piovute dal cielo, ma davanti a loro hanno trovato un Caprile (non lo si scopre oggi) bravissimo e sempre ben posizionato a interrompere qualsiasi tentativo nerazzurro.

Ma Scamacca, che ha giocato con 38 di febbre, è riuscito a fare una doppietta. Di tacco a correggere un diagonale di Zappacosta e un gol da opportunista (un po’ fortunoso) dentro l’area, sporcato dal fatto che se l’è tirato sul sinistro ed è finito con un tunnel a Caprile. Ora sono 5 i gol realizzati dall’attaccante atalantino.

Nettamente sopra la sufficienza Djimsiti, uscito ahimè per infortunio (sta riprendendo la serie infinita) muscolare. Fuori lui senza altri difensori è entrato Ahanor, che da centrale ha fatto un po’ di fatica. Si capisce che non è ancora ferrato sul ruolo. Hien era rimasto a casa colpito da influenza. E l’Atalanta ha cominciato a soffrire un po’ visto anche che Pisacane ha inserito quattro attaccanti. E stava pure per pareggiare al 94’ quando Luvumbo ha messo in gol il traversone di Folorunsho che, però, era partito in fuorigioco.

E anche Ederson sta crescendo di forma. Se cresce lui cresce anche tutta la squadra.

Nella gara il Cagliari ha dominato sui duelli aerei: ne ha vinti 18 contro i 12 dell’Atalanta e ha vinto più contrasti: 23 contro i 14 dei nerazzurri. Questo significa che il Cagliari ad un certo punto della gara ha messo in difficoltà l’Atalanta con gli stessi mezzi e caratteristiche della squadra di Palladino. Dati che devono essere migliorati. Insieme al dato dei chilometri percorsi che anche contro il Cagliari è stato negativo: 113 contro i 119 dei sardi.

Oltre al portiere Caprile, già citato, nel Cagliari merita una menzione d’onore Pio Esposito, che ha giocato da regista arretrato. E si è visto quanto il giovane Palestra sia cresciuto avendo avuto la possibilità di giocare con continuità.

Se il turnover porta certezze nel gioco, a lungo andare produce stanchezza durante la partita. Infatti, con il Cagliari, dopo un’ora di gioco i ritmi dell’Atalanta sono calati e il baricentro si è abbassato di sei metri. È normale. E aumenta il rischio degli infortuni. Giocare ogni tre giorni è rischioso per tutti. Da quando è arrivato Palladino si sono infortunati Sulemana, Bellanova e Djimsiti. Ora serve recuperare Scalvini e Sulemana, visto che da domani Lookman e Kossounou partiranno per la Coppa d’Africa.