Alla fine la gara si è trasformata in una sfida tra una difesa granitica e un attacco che, nonostante le tante occasioni, non ha trovato il modo di superarla. E così è finita 0-0. L’Uefa ha designato Ederson quale miglior giocatore della partita, ma a nostro modo di vedere la palma del migliore in campo va data al portiere del Celtic Kasper Schmeichel, capace di fermare tutte le palle arrivate dalle sue parti. Forse in alcuni frangenti anche in modo fortunoso, ma ha dato tanta sicurezza ai suoi quattro lì davanti. Oltretutto a un modo di rinviare la palla che il collega nerazzurro dovrebbe imparare a fare. E quando la palla lo ha superato, ci ha pensato la traversa a dire di no a Pasalic.
Soprattutto nel primo tempo, il croato nerazzurro è stato l’attaccante più pericoloso con i suoi inserimenti. Ha avuto almeno sei occasioni ghiotte e per un motivo o per l’altro la mira non è stata quella giusta.
Un altro giocatore nerazzurro che avrebbe potuto cercare miglior fortuna è stato Zappacosta che in un paio di circostanze ha potuto tirare verso la porta scozzese, ma i suoi tiri sono sempre finiti o altissimi o fuori dallo specchio della porta.
Il Celtic ha difeso in due modi differenti. Nel primo tempo stando molto alto e pronto a ripartire con i suoi attaccanti velocissimi. Khun a inizio partita ha messo più volte in difficoltà Hien e spaventato un po’ l’Atalanta. Poi gli si sono prese le misure. Anche un paio di percussioni centrali con inserimenti di McGregor avrebbero potuto creare seri pericoli all’Atalanta.
Nel secondo tempo Rodgers ha preferito attendere l’Atalanta con una doppia linea difensiva al limite della propria area e le ripartenze si sono fatte rare. Con buona capacità di palleggio e una concentrazione durata tutta la gara il Celtic è uscito indenne dal Gewiss Stadium.
Sul fronte atalantino Lookman è apparso un po’ troppo testardo e non ha mai trovato lo spunto adeguato per saltare l’uomo, anche perché veniva sempre raddoppiato.
Per il resto si sono visti tantissimi passaggi. Tantissime azioni d’attacco (in statistica se ne contano 99; un possesso palla al 62% e 23 tiri tentati). Ma il risultato non si è mai sbloccato.
“Difficile vedere in Champions – ha commentato Gasperini a fine gara – un dominio così ampio. Ma la Champions è questa. Si incontrano tutte squadre forti con giocatori che giocano nelle nazionali. È un pareggio che va accettato”.
Cosa è mancato allora a questa Atalanta? “Un po’ di lucidità e di precisione. Non abbiamo molto da rimproverarci. È mancato solo il gol”.
La difesa si è ritrovata con i suoi titolari Djimsiti-Hien-Kolasinac e ha giocato ad alto livello. Carnesecchi ha tenuto inviolato anche questa volta la sua porta con un paio di interventi decisivi e tutti hanno corso e fatto un buon lavoro. Occorre riconoscere che difronte c’era una squadra capace di difendere con ordine.
Atalanta-Celtic 0-0
Atalanta: Carnesecchi 7.3; Djimsiti 7.4, Hien 6.8, Kolasinac 7.1 (78’ Ruggeri 6.2); Bellanova 6.5 (58’ Samardzic 6.8), De Roon 7.3, Ederson 6.9, Zappacosta 7.6; Pasalic 6.1 (78’ Zaniolo 6); Retegui 6.6 (59’ De Ketelaere 6.6), Lookman 7.3 (69’ Cuadrado 6.7). All. Gasperini 6.82.
Celtic: Schmeichel MVP 8; Johnston 6.8, Trusty 7.3, Scales 7.2, Valle 7; Engels 6.7 (75’ McCowan 6.1), McGregor 7, Hatate 6.7 (68’ Bernardo 6.6); Kuhn 6.6 (81’ Forrest 6.1), Idah 6.1 (68’ Furuhashi 6), Maeda 6.1 (74’ Palma). All. Rodgers 6.63.
Arbitro: Irfan Peljto (Bih); IV ufficiale: Antoni Bandic (Bih).