ATALANTA | LAZIO | ||
Carnesecchi | 6.8 | Provedel | 8.1 |
Djimsiti | 6.9 | Marusic | 6.7 |
Hien | 6.7 | Gila | 8.6 |
Ahanor | 6.5 | Romagnoli | 6.8 |
Zappacosta | 7.3 | Tavares | 6.8 |
Ederson | 6.8 | Guendouzi | 6.7 |
Pasalic | 6.7 | Cataldi | 6.5 |
Bernasconi | 7.5 | Basic | 7 |
DeKetelaere | 6.9 | Cancellieri | 5.9 |
Sulemana | 6.1 | Dia | 6.4 |
Lookman | 6.8 | Zaccagni | 6.3 |
Juric | 6.67 | Sarri | 6.66 |
De Roon | 6.3 | Vecino | 6.2 |
Krstovic | 6.4 | Pedro | 6.2 |
Maldini | 6 | Lazzari | 6.1 |
Scalvini | 6.4 | Provstgaard | 6 |
Isaksen | 6.3 |
Bernasconi ha messo dieci cross dentro l’area e Zappacosta ha più volte tirato verso la porta. L’occasione più limpida, però, è sbattuta sul palo. I due hanno fatto il pendolino avanti-indietro per tutta la partita.
Per il resto è stata una girandola di passaggi nerazzurri a cercare di arginare una Lazio che si è messa come una scatola compatta a proteggere Provedel, bravo a parare tutto quanto gli è arrivato in porta. La parata su Lookman è stata la più bella della giornata.
Due gli indicatori della Lazio che hanno permesso di conquistare il punto a Bergamo: Gila (il migliore della partita) ha fermato tutti gli attacchi e sventato ogni pericolo con aggressività ma senza mai ricorrere al fallo duro. La squadra di Sarri è stata ben messa in campo e i suoi giocatori sanno palleggiare molto bene. Inoltre i biancazzurri di Roma hanno corso parecchio: sono 10 i chilometri di differenza rispetto a quelli percorsi dall’Atalanta: 121.8 contro i 111.6. Cataldi da solo ne ha percorsi più di 13, che è una distanza notevole; Guendouzi più di 12. Il primo degli atalantini è stato Ederson con 11.7.
Da segnalare il netto miglioramento del gioco con i piedi da parte di Carnesecchi. È impressionante vedere come in così poco tempo sia migliorato tantissimo. In settimana lo ha detto: “Juric mi sta migliorando tantissimo su questo aspetto“. E si vede.
L’unica nota stonata di giornata riguarda Maldini. Il giovane attaccante non si è reso utile alla squadra e gli ultimi quattro palloni toccati (corner compreso) sono stati tutti sbagliati. Il ragazzo non deve cercare numeri da fenomeno, semplicemente deve mettere le sue caratteristiche al servizio della squadra nel modo più semplice ma efficace possibile. Ma di questo Juric di sicuro lo ragguaglierà.
Infine una nota di merito al pubblico. La scenografia iniziale che ha voluto sottolineare e festeggiare il 118° compleanno della Dea è stata meravigliosa. Tutto lo stadio si è colorato di nerazzurro. E il tifo non è mai mancato fino alla fine.