Le pagelle di Atalanta-Lecce: De Ketelaere illumina e con Zalewski spacca la partita

116
ATALANTA LECCE
Carnesecchi 6.3 Falcone 5.9
Kossounou 6.7 Kouassi 6.2
Hien 6.9 Gaspar 6.4
Scalvini 7.6 Siebert 4.8
Bellanova 7.2 Gallo 5.6
De Roon 7.3 Coulibaly 6.3
Pasalic 6.5 Ramadani 6
Zalewski 8.4 Sala 6.1
DeKetelaere 10 Morente 6.6
Sulemana 6.7 Stulic 6.5
Krstovic 7.6 Sottil 5.9
Juric 7 DiFrancesco 6.16
Musah 6.3 N’Dri 7.2
Samardzic 6.1 Veiga 6.6
Maldini 6.2 Gabriel 6.4
Brescianini 6.2 Camarda 6.2
Bernasconi 6.1 Pierotti 6.1

Come consuetudine scegliamo tre nomi su cui approntare un ragionamento.
DE KETELAERE – Su tutti svetta De Ketelaere. Anche quando la squadra, soprattutto nel primo tempo, ha difficoltà a sviluppare il gioco è il belga che cerca sempre di essere propositivo e pericoloso. Corre, dribbla, rientra. Mostra la sua classe. Non perde un pallone e innesca sempre le corse di Bellanova, Sulemana e Krstovic. E quando ne ha la possibilità va a realizzare anche i gol. Oggi per lui sul tabellino ascrive una doppietta. Il primo gol è un colpo da biliardo con palla in buca d’angolo. Il bellissimo prato del New Balance Arena aiuta. Il secondo gol è una palla rubata a Siebert sulla trequarti. Per lui è un gioco da ragazzi presentarsi solo davanti a Falcone e batterlo. A fine gara riceve il trofeo del migliore in campo. In assenza di Lookman sarà lui a doversi sobbarcare la squadra sulle spalle anche nei momenti meno positivi. E lui dimostra di avere il carattere giusto. L’aria di Bergamo gli ha fatto bene.

ZALEWSKI – Il ragazzo arrivato dall’Inter è già entrato nei meccanismi voluti da Juric. Parte sempre titolare (Zappacosta se ne dovrà fare una ragione, ma arriverà il tempo in cui servirà anche il suo apporto). Se, ancora, deve crescere per quanto riguarda la fase difensiva (anche se oggi per la verità di grossi errori difensivi non ne ha commessi), quando può sprigionare la sua potenza di corsa è devastante. Ha un piede fatato. Da un suo corner arriva il primo gol con colpo di testa di Scalvini (uno schema che abbiamo già visto nelle altre partite e che oggi ha avuto un esito positivo). Su punizione dal limite dimostra di avere un tiro interessante che potrà dare frutti nel prosieguo del campionato. Questa volta ha colpito la traversa a Falcone battuto. La palla picchia sotto la traversa e torna in campo. Il tap-in di Pasalic di testa viene però ribattuta da Falcone. Ma Zalewski firma il terzo gol. Fa tutto da solo: prende palla, si accentra, dribbla e tira sul primo palo.

forbes

KRSTOVIC – Assente Scamacca tocca al montenegrino. Dà fastidio agli avversari in tutti i modi. Il meglio lo dà quando può andare in profondità. È rapido. A lui si ascrivono due assist, un gol “mangiato” e un gol annullato per fuorigioco di Musah. Ma l’attaccante c’è e Juric si è detto contento dei miglioramenti apportati in queste due settimane perché vede che il centravanti fa cose che il mister vuole. Tempo al tempo. I gol arriveranno. La forma c’è.

N’DRI – Per il Lecce citiamo N’Dri. Di Francesco lo butta nella mischia quando ormai la partita è compromessa sul 4-0. Il ragazzo sfrutta la sua rapidità e la sua capacità di dribblare. Realizza un bellissimo gol mettendo in vetrina le sue peculiarità. A seguire chiama in causa Carnesecchi, costretto a una paratona. Troppo poco per questo Lecce, che nella ripresa, come ha detto il suo allenatore, si è “ammosciato”.