Di solito non diamo mai i voti agli arbitri, ma questa sera Piccinini non si è dimostrato all’altezza. Quando un arbitro riesce a scontentare tutti significa che non sta facendo bene. Difficile capire quale sia stato il suo metro di giudizio durante la partita. Poco coerente con le scelte da una parte e dall’altra. E il Monza recrimina l’annullamento di un gol che nessuno allo stadio, né rivedendo le immagini, ha capito il perché. Nemmeno i giocatori biancorossi nel dopo partita, anche dopo aver parlato con l’arbitro hanno capito il motivo. Nesta in sala stampa non le manda a dire: “Non so perché si sia annullato un gol così. Era fallo? E di chi?”. Le domande sono rimaste senza risposta. E la partita, forse, un tantino falsata perché in quel momento il Monza stava facendo benissimo.
Quello che si temeva alla vigilia è successo. La “distrazione” parigina ci ha riconsegnato un Lookman un po’ stanco. Volitivo, applicato, ma poco lucido. E Gasperini lo ha tolto dopo 45 minuti.
Ed è qui che sono cominciate le avventure positive di questa partita. I cambi. Gasperini quando si gira e guarda la sua panchina vede campioni di ogni genere. Toglie Lookman e mette Samardzic. E il serbo diventa il migliore in campo. Gasperini lo elogia perché adesso lo vede che attacca la porta e tira da dentro l’area. È proprio quello che vuole. Poi cambia gli esterni: fuori Ruggeri e Bellanova, dentro Cuadrado (che non ha fatto gol solo per il miracoloso recupero di Kyriakopoulos) e Zappacosta che ha realizzato un altro gol dei suoi con tiro da fuori area.
E poi, sorpresa di giornata, ha inserito Zaniolo al posto di De Ketelaere. E in venti minuti ha fatto vedere lampi di classe. Il ragazzo comincia a ingranare.
Retegui non ha segnato, ma ad ogni gol nerazzurro lui è sempre stato presente. Ed è lui a offrire l’assist a Samardzic per il primo gol.
La difesa e il centrocampo nerazzurri, ormai, sono una garanzia. Gasperini li ha definiti highlander. Più giocano e più vorrebbero giocare. Carnesecchi ha sfoderato un paio di belle parate, dando sicurezza a tutta la squadra.
Sul versante Monza, Nesta per la difesa si è affidato a tre marpioni come D’Ambrosio, Pablo Marì e Caldirola che hanno martellato per tutta la partita. Kyriakopoulos è affidabilissimo e ha un rendimento sempre sopra la sufficienza. E buoni segnali sono arrivati da Vignato che è un po’ penalizzato dal fisico, ma la classe non gli manca. I subentrati in attacco Caprari, Maldini e Djuric non hanno raggiunto la sufficienza.
Nell’insieme, però, il Monza per 70 minuti ha dimostrato di essere una buona squadra con capacità di palleggio, buone trame di gioco e disposta ottimamente sul campo.
Atalanta-Monza 2-0
Reti: 70’ Samardzic; 88’ Zappacosta.
Atalanta: Carnesecchi 7.2; Djimsiti 7.1, Hien 7.5, Kolasinac 6.7; Bellanova 6.5 (57’ Cuadrado 6.3), De Roon 7.7, Ederson 6.9, Ruggeri 6.3 (57’ Zappacosta 7.2); De Ketelaere 6.6 (66’ Zaniolo 6.8), Lookman 6.5 (46’ Samardzic MVP 8.5), Retegui 7.6 (90’ Kossounou 6). All. Gasperini 6.97.
Monza: Turati 6.3; D’Ambrosio 6.9 (86’ Forson 5.9), Pablo Marì 7.2, Caldirola 6.7; Pereira 6.4, Pessina 6.4 (73’ Valoti 6), Bianco 6.8, Kyriakopoulos 6.4; Dany Mota 6.1 (73’ Maldini 5.5), Vignato 6 (73’ Caprari 5.9), Maric 6.3 (46’ Djuric 5.7). All. Nesta 6.28.
Arbitro: Marco Piccinini della sezione di Forlì; IV ufficiale Antonio Giua della sezione di Olbia.