Vederli palleggiare è uno spettacolo. Non perdono mai palla. Sanno sempre dove passarla e trovano sempre il compagno smarcato. In difesa Rudiger giganteggia e non fa passare nemmeno uno spillo. E poi là davanti Brahim Diaz, Bellingham, Vinicio Jr e Mbappé sono uno spettacolo. Grinta, forza fisica, velocità e tecnica. Hanno tutto. Il primo gol confezionato dal duo Diaz-Mbappé è da cineteca.
Poi intorno alla mezz’ora Mbappé, che era in grande forma e aveva già fatto alcune giocate strepitose, si fa male e chiede il cambio. Al suo posto entra, nientemeno che il pallone d’oro Rodrygo, anche se questa sera non è in grandissima forma. È l’unica insufficienza della sua squadra.
Quando Ancelotti dice alla vigilia: “Ma noi siamo il Madrid”, sa quello che intende. E a fine partita in conferenza stampa ammette: “Con le difficoltà che abbiamo in questo momento, questa era la partita che ci aspettavamo e che avevamo preparato”. Bene, se questo è un Madrid in difficoltà, chissà cos’è quando sta bene.
A inizio partita Hien ha sofferto parecchio Mbappé, mentre Kolasinac ha sofferto Brahim Diaz, entrambi dotati di grande velocità, per non parlare del duello Djimsiti-Vinicio. “Ma una volta prese le misure – ammette Gasperini – abbiamo fatto una buona partita, cedendo un po’ per la fatica nel finale”. Kolasinac trova il guizzo di penetrare in area e viene steso: è il calcio di rigore che De Ketelaere realizza per il momentaneo pareggio.
In avanti l’Atalanta ha fatto molto bene: il trio Pasalic-De Ketelaere-Lookman hanno sempre cercato di controbattere colpo su colpo, grazie anche al grande lavoro di De Roon e Ederson, facilitati dalla gran corsa di Bellanova e Ruggeri sulle fasce.
A tratti l’Atalanta ha giocato alla pari con il Real, anche se “manca ancora qualcosa per essere più vicini a loro”, ammette Gasperini a fine gara. E quel qualcosa si chiama tecnica individuale. La capacità di trattare la palla che hanno i madridisti è di un livello veramente altissimo.
A centrocampo il duello De Roon-Bellingham e Ederson-Valverde è veramente entusiasmante. Ma a brillare su tutti è il ragazzo inglese del Real, ventunenne, ma dalle doti straordinarie.
Non appena al Real concedi un minimo di campo e di iniziativa o commetti anche solo un piccolo errore, ti punisce. Come è successo sul gol del 2-1 quando, per un rimpallo, Vinicio si trova con la palla servita per poter andare in gol. Mentre Bellingham ha segnato nelle ultime sei partite disputate, compresa questa, e ci sarà un perché. Il suo gol è di pregevole fattura. I due gol che hanno portato il Madrid avanti sul 3-1 sono stati confezionati nel giro di due minuti. Cosa da tramortire anche un elefante.
Ma non la Dea che ha trovato con Lookman la via del gol che ha riaperto la partita. Ci aveva già provato un paio di volte, ma il nigeriano non è stato fortunato. Accanto a lui De Ketelaere che non si era mai visto così combattivo con gli avversari. Le sue “litigate” con Rudiger dicono di quanto sia cresciuto anche nell’animo pugnandi questo ragazzo.
Alla fine Gasperini, analizzando la gara, ha detto che “sì, ci siamo avvicinati al Real Madrid. Ma questa sconfitta ci dice che ci manca ancora qualcosina. Il risultato conta, eccome. E questa partita ci dovrà insegnare come diventare ancora più forti”.
Ancelotti da parte sua, interrogato sull’Atalanta, ha risposto che “è una squadra molto forte che gioca a ritmi molto elevati. Devi essere bravo ad affrontarla. Ha le idee chiare, gioca molto bene e farà una stagione molto importante”.
I complimenti a Gasperini sono arrivati da ogni dove: dai giornalisti sportivi, dai colleghi, dai commentatori, dallo stesso Ancelotti. A inizio partita è stato accolto da uno striscione che lo ritraeva a cavallo: il condottiero della Dea, che questa sera è uscita dal Gewiss Stadium sconfitta dal Real Madrid, ma a testa altissima. E quell’impatto di Retegui a un centimetro dalla porta con la palla che vola in tribuna dopo un bellissimo cross ha fatto tirare un sospiro di sollievo ad Ancelotti. E uno scrociare di applausi per la Dea.
ATALANTA-REAL MADRID 2-3
Reti: 10′ Mbappé, 45’+2’ De Ketelaere (su rigore), 56′ Vinicius Jr., 59′ Bellingham, 65′ Lookman.
Atalanta: Carnesecchi 6.5, Djimsiti 5.8 (75′ Kossounou 6.4), Hien 5.9, Kolašinac 6.2, Bellanova 6.3 (75′ Zappacosta 6.2), De Roon 6.5, Éderson 6.5, Ruggeri 6-7 (87′ Zaniolo 6.1), Pašalić 6.1 (58′ Samardžić 7.2), De Ketelaere 7.2 (75′ Retegui 6.3), Lookman 8.2. A disposizione: Rui Patrício, Rossi, Toloi, Kossounou, Godfrey, Palestra, Brescianini. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.50.
Real Madrid: Courtois 7.5, Lucas Vazquez 6.4, Tchouameni 6.3, Rudiger 6.3, Fran Garcia 6-7, Brahim Diaz 7.8 (84′ Asencio 6.1), Ceballos 6.9 (84′ Modric 6), Valverde 6.5, Bellingham MVP 8.7 (87′ Arda Guler 6), Vincius Jr 7.6, Mbappé 7.4 (36′ Rodrygo 5.9). A disposizione: Lunin, Sergio Mestre, Endrick, Vallejo, Youssef, Chema. Allenatore: Carlo Ancelotti 6.80.
Arbitro: Szymon Marciniak (POL). IV Uffciale: Karol Arys (POL).