Le pagelle di Eintracht Francoforte-Atalanta. De Ketelaere-Scamacca-Lookman: si riparte da Dublino

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EINTRACHT ATALANTA
Zetter 6.5 Carnesecchi 7.8
Collins 6.3 Kossounou 7.1
Koch 6.4 Hien 7.3
Theate 5.7 Djimsiti 7.5
Doan 6.5 Bellanova 7.3
Dahoud 5.7 DeRoon 7.6
Chaibi 6.2 Ederson 7.9
Brown 5.8 Zappacosta 7.1
Gotze 6 DeKetelaere 9.7
Burkardt 5.9 Lookman 8.6
Knauff 6.1 Scamacca 7.8
Toppmoller 6.10 Palladino 7.31
Shkiri 6 Musah 6.4
Buta 6.1 Zalewski 6.2
Wahi 6.4 Krstovic 6.4
Bahoya 5.9 Sulemana 6.3
Batshuayi 6.1 Kolasinac 6.1

Palladino riparte da Dublino e mette in campo il tridente d’attacco che aveva schiantato il Leverkusen nella finale di Europa League. Sarà l’aria di Germania, sta di fatto che con lo stesso trio questa Atalanta ha schiantato anche l’Eintracht di Francoforte.

Con un De Ketelaere superlativo, un ritrovato Scamacca (che non ha fatto gol, ma ha colpito un palo e una traversa) e un volitivo Lookman che il gol lo ha ritrovato dopo aver colpito anche lui un palo e fatto un assist, questa Atalanta ha superato agevolmente una difesa schierata a doppia linea 5-4 in campo esterno.

forbes

De Ketelaere è stato eletto uomo-partita: oltre al gol e all’assist, Charles ha creato quattro occasioni, ha fatto registrare cinque dribbling riusciti su sei e ha vinto 9 dei suoi 13 duelli. Una vera prestazione da Player of the Match.

Bravo Palladino a motivare e a rimettere in moto questi ragazzi. Non c’è nessuno che stasera non abbia fatto bene. Tutta la squadra titolare del primo tempo ha chiuso con una media-voto superiore al 7. Il che è tutto dire. Raro a vedersi se non in una partita perfetta.

Una rinnovata energia ha rimesso in moto una squadra che ha ritrovato i principi di gioco gasperiniani e la libertà di poter applicarli ha dato linfa, fiducia e gioia a gente che pareva ormai delusa e demotivata.

Leggendo i dati si capisce cos’è successo in campo: 53% possesso palla; 21 tiri; 52 attacchi. È tornata la fiera delle occasioni da gol. Un piacere per i tifosi.

La squadra è tornata a correre in verticale e a far viaggiare la palla con triangolazioni in velocità e di prima intenzione. È nel suo Dna. E così tutti ne hanno beneficiato: da De Roon a Ederson (tornato al gol); con una difesa molto attenta che non ha concesso nulla; le fasce con Zappacosta e Bellanova sono state protagoniste di un via vai continuo e poi i tre là davanti che si scambiavano continuamente le posizioni per non dare riferimento ai loro diretti avversari.

Dopo una metà del primo tempo trascorsa in perfetto equilibrio, l’Atalanta ha cominciato a macinare azioni e a rendersi pericolosa con i pali prima di Lookman e poi di Scamacca.

Ma nella ripresa tra il 60’ e il 65’ in cinque minuti l’Atalanta ha schiantato l’Eintracht di Francoforte come un caterpillar schiaccerebbe un sassolino. Tre a zero e tutti a casa.
Dieci i punti conquistati in questa Champions; i Percassi con i soldi incassati da questa vittoria giustificano il passaggio di allenatore e la squadra si proietta sicura ai playoff e potrebbe anche (perché no?) mirare al passaggio diretto agli ottavi di finale.

Nei cambi Palladino ha dato spazio anche a Kolasinac, altro tassello importantissimo per questa squadra. Ora la curiosità va subito a domenica pomeriggio quando a Bergamo arriverà la Fiorentina.

Palladino ha fatto capire qual è la sua squadra. Lo ha fatto in modo chiaro e netto. Si riparte dalla squadra campione d’Europa e da lì si ruota secondo le esigenze.