| VERONA | ATALANTA | ||
| Montipò | 6.8 | Carnesecchi | 6 |
| Nunez | 6.8 | Kossounou | 6.1 |
| Nelsson | 7.9 | Hien | 6.8 |
| Bella-Kotchap | 6.6 | Djimsiti | 6.3 |
| Belghali | 7.3 | Bellanova | 5.8 |
| Niasse | 7.1 | Ederson | 6.6 |
| Musrati | 6.8 | DeRoon | 6.6 |
| Bernede | 7.9 | Zappacosta | 6.1 |
| Frese | 7.4 | DeKetelaere | 6.9 |
| Mosquera | 8.2 | Lookman | 6.9 |
| Giovane | 8.7 | Krstovic | 6.3 |
| Zanetti | 6.97 | Palladino | 6.35 |
| Oyegoke | 6 | Samardzic | 5.9 |
| Sarr | 6.2 | Zalewski | 6.4 |
| Harroui | 6 | Samacca | 6.5 |
| Kastanos | 6 | Pasalic | 6.3 |
| Valentini | 6 | Kolasinac | 6.4 |
La netta vittoria dell’Hellas Verona sull’Atalanta è la rappresentazione reale di cosa significhi avere fame o no. La squadra di Zanetti è entrata in campo decisa a lasciare l’ultimo posto in classifica alla Fiorentina. E lo ha fatto vincendo tantissimi duelli con l’intensità spinta al massimo, con una ferocia agonistica vista poche volte, che hanno soffocato sul nascere l’Atalanta che ha subito e sofferto ed è apparsa molle e distratta. Puoi essere più forte sulla carta, ma poi è sul campo che devi dimostrare di esserlo. E questa sera questo non è accaduto.
Vedere giocare l’Hellas questa sera ha fatto venire la nostalgia di un’Atalanta che fu. Perché quella che esce dagli spogliatoi in queste settimane è una squadra ancora malata. Che non vuole imparare. Che non vuole piegarsi al fatto che deve fare fatica. Ma, soprattutto, che deve dare continuità (anche infinita) alle vittorie nelle diverse competizioni.
Se si vogliono raggiungere gli obiettivi questo non è certamente l’atteggiamento da tenere. Prendere un gol sullo sviluppo da fallo laterale; farsi saltare ogni volta in velocità per ottenere profondità e mandare in gol i compagni; non reggere l’urto nei contrasti, non avere lo stesso passo quando un attaccante viene lanciato nello spazio, non reagire alla situazione passiva fa sì che poi subentra una certa rassegnazione e ci si ferma lì.
La domanda fondamentale è: ma questa Atalanta vuole arrivare da qualche parte o no? Martedì a Bergamo arriva il Chelsea e se con il Verona hai fatto questa figura, cosa potrà mai succedere martedì alla New Balance Arena per la Champions?
Ma sorge anche un forte dubbio. Palladino ha ripetuto più volte che non crede al turnover e che in campo ci va chi è pronto. La squadra migliore. Ebbene, se quella vista oggi a Verona è stata la squadra migliore, mi chiedo cosa sia rimasto in panchina? Cadaveri?
Nel calcio è difficile (non impossibile) ribaltare l’inerzia di una gara che si è messa male. Nonostante le sostituzioni non è che sia cambiato molto. Il gol di Scamacca è avvenuto su rigore, uno di quei rigori di cui non se ne sente la mancanza. Non credo che senza il fallo di mano Scamacca avrebbe fatto gol. Ha colpito la traversa, ma forse la palla sarebbe uscita.
De Ketelaere ha fatto quello che ha potuto, ma era perennemente raddoppiato e a volte triplicato. E quando è uscito per il cambio era piuttosto arrabbiato per la situazione (non con Palladino). Lookman uguale e non è mai entrato in partita. Per non parlare di Krstovic, che non ha fatto proprio niente.
Questa partita va agli archivi con tanti interrogativi e con la consapevolezza che questa sarà una stagione tribolata. La cura Palladino non è ancora così efficace per ottenere una striscia positiva abbastanza lunga. E intanto vedi tutti gli altri correre. E non è piacevole. Da aggiungere che il Verona in questo campionato non aveva ancora vinto e in casa non vinceva dal lontano febbraio. La pazienza dei suoi tifosi è stata premiata lodevolmente.
Verona-Atalanta 3-1
Reti: 28′ Belghali, 36′ Giovane, 71′ Bernede, 81′ Scamacca (su rigore).
Verona (3-5-2): Montipò; Nunez, Nelsson, Bella-Kotchap; Belghali (92′ Kastanos), Niasse (88′ Oyegoke), Al-Musrati, Bernede, Frese (92′ Valentini); Giovane (88′ Harroui), Mosquera (82′ Sarr). All. Zanetti.
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou (46′ Kolasinac), Hien, Djimsiti; Bellanova, Ederson (61′ Pasalic), De Roon, Zappacosta (61′ Zalewski); De Ketelaere (70′ Samardzic), Lookman; Krstovic (46′ Scamacca). All. Palladino.
Arbitro: Maurizio Mariani della sezione di Aprilia (assistenti Luigi Rossi di Rovigo e Simone Biffi di Treviglio, IV ufficiale Giuseppe Collu di Cagliari, V.A.R. Gianluca Aureliano di Bologna, A.V.A.R. Davide Ghersini di Genova).













