Le pagelle di Young Boys-Atalanta. De Ketelaere come Re Mida, ciò che tocca diventa oro

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Tre cose vanno assolutamente sottolineate: 1. La serata di De Ketelaere. 2. Il secondo gol di Retegui. 3. Il gol di Samardzic.

De Ketelaere, checché ne dica la Uefa, a nostro modo di vedere è stato il miglior giocatore della partita. Ha realizzato due gol e fatto tre assist. Ma due sono a dir poco delle genialate. Il ragazzo belga sul campo sintetico si è sentito a suo agio sin da subito. Mandare in gol Retegui così come Kolasinac con un tocco di prima a smarcarli tagliando fuori letteralmente i difensori svizzeri e metterli soli davanti al portiere è merce rara. Gasperini lo ha messo un po’ più dentro al campo e più vicino a Retegui, lasciando la fascia libera per le scorribande di Cuadrado; è stata la mossa vincente. CDK da solo ha sverniciato lo Young Boys che da giallo polenta è rimasto con una maglia di color giallo paglierino. Ed è stato bello vedere che quando Gasperini ha chiamato il cambio, Charles si è pure risentito. Era la sua serata e avrebbe voluto viverla sino in fondo. Ma Gasp aveva un pensiero anche per la Roma.

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Retegui ha realizzato due gol, ma il secondo è di una classe sopraffina, con un tocco tecnico difficilissimo; ricevuta palla da De Ketelaere di controbalzo ha messo la palla avanti così da non farla raggiungere dal suo difensore e poi, aggirandolo, si è messo nelle condizioni di battere il portiere svizzero. Una delizia.

Così come una perla è stato il sesto e ultimo gol, quello di Samardzic. Ha conquistato palla sulla trequarti, ha dribblato mezza difesa, una volta dentro l’area con la suola ha fttoa tunnel all’avversario e ha messo la palla sul primo palo. Questa è la qualità di Samardzic.

Una nota di merito va assegnata anche a Cuadrado. Ha giocato tutta la gara con una intensità impressionante senza mai cedere e correndo per novanta minuti. Sempre pronto a spingere, ad andare sul fondo, a crossare, a rincorrere, a difendere. In tutta questa mole di lavoro ha perso pochissimi duelli.

Kossounou, Hien e Kolasinac formano un trio di grande affidabilità. Un unico duello perso è costato il gol. Hien ha dovuto concedere un corner su Ganvoula (il migliore dei suoi) e il colosso svizzero lo ha battuto superandolo con un colpo di testa. Così forte che Carnesecchi è riuscito a toccare la palla ma non a respingerla fuori dalla porta. Fine. Poi i tre hanno cancellato tutti i tentativi dello Young Boys che non ha mai chiamato in causa Carnesecchi.

Senza Ederson (squalificato) e Lookman (rimasto in panchina a riposare) Gasperini ha inserito Pasalic sulla linea con De Roon e Brescianini sulla trequarti di sinistra. Ad un certo punto su Berna è cominciato a grandinare gol in quanto gli atalantini arrivavano da tutte le parti con velocità, mentre lo Young Boys non riusciva a gestire la palla.

Alla fine c’è stato spazio per Godfrey, che è andato a prendere la posizione di centrale. E di Palestra che, però, Gasperini ha impiegato a centrocampo sulla sinistra e non laterale destro, suo ruolo naturale. Il ragazzo ha gamba e si è ben disimpegnato. Un esordio positivo.

Young Boys-Atalanta 1-6

Reti: 9’ Retegui; 11′ Ganvoula; 28’ De Ketelaere; 31’ Kolasinac; 39’ Retegui; 56’ De Ketelaere; 90’ Samardzic.

Young Boys: Ballmoos 5.3; Blum 5.6, Camara 5.9, Lauper 5.5, Hadjam 5.6 (78’ Athekame 6); Ugrinic 6.3, Niasse 5.8, Lakomy 5.7 (46’ Males 6.1); Colley 6.2 (46’ Virginius 6.2), Ganvoula 6.8 (61’ Itten 6.1), Monteiro 5.4 (67’ Elia 6). All. Magnin 5.90.

Atalanta: Carnesecchi 6.4; Kossounou 7.7, Hien 7.1 (80’ Godfrey 6.3), Kolasinac 7.4 (75’ Toloi 6.3); Ruggeri 7.3, Pasalic 7.4, De Roon 7.1, Cuadrado 8.3; Brescianini 6.4 (63’ Samardzic 8.2), De Ketelaere MVP 10 (75’ Palestra 6.2); Retegui 8.9 (63’ Zaniolo 6.2). All. Gasperini 7.3.

Arbitro: Manfredas Lukjančukas (Lituania); IV ufficiale: Vilius Paulauskas (Lituania).