“Mi sono informato, c’è un treno che parte alle 7,40” ed è quello di giovedì

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Quella vista a Sassuolo è stata un’Atalanta svuotata di energie. E quando non hai le gambe che vanno, anche le idee faticano a esprimersi. Tanti, infatti, sono stati gli errori di impostazione, soprattutto negli ultimi venti metri. La partita disputata in Germania, a Lipsia, giovedì scorso è costata molto; in classifica si paga tanto: 13 punti nelle ultime 12 partite non si erano visti mai con Gasperini in panchina. E ora urge recuperare atleticamente e mentalmente alla svelta, in vista del prossimo incontro di giovedì a Bergamo, nella gara di ritorno contro il Lipsia che vale il passaggio alla semifinale di Europa League.

Cosa si vuole sindacare? Tra infortuni (Djimsiti e Freuler) e squalificati (De Roon), con giocatori che avevano assolutamente bisogno di riposare, Gasperini ha varato una formazione che a dire sperimentale è dire poco. E ogni volta che l’Europa ha costretto Gasperini al turn over, la Dea ha sempre pagato dazio. Zapata ha bisogno di minutaggio e lo si è visto. Bene che sia stato in campo 90 minuti, ma il Duvan che conosciamo non è questo. Toloi è rientrato dopo una ventina di giorni di stop e la condizione era quella che era. Scalvini e Demiral sono stati presi in mezzo al tridente offensivo del Sassuolo che fra Raspadori, Scamacca, Berardi, Traorè e Maxime Lopez riusciva a creare una girandola di azioni pericolose che poteva rendere anche di più di quel 2-1 finale. I pali lo dimostrano.

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L’Atalanta ha anche corso molto e più del Sassuolo (110 chilometri contro i 108 dei neroverdi), ma ha corso male. Le verticalizzazioni taglienti degli uomini di Dionigi hanno fatto male ai nerazzurri. Il dato che impressiona è quello di Raspadori che ha corso quanto Pessina (i due principali corridori della partita con 12.166 km).
La soluzione provata dal mister atalantino di mettere Boga trequartista tra le linee alle spalle di Zapata è una cosa che può funzionare, ma non immediatamente con una sola giornata di campionato. Però l’indicazione è molto interessante. Se Jeremie entra nella parte potremmo vedere ottime cose. Si ha l’impressione che Gasperini stia lavorando su Boga così come aveva già fatto col Papu Gomez.

Cos’altro si può dire a una squadra che sta tirando la carretta da tempo, che gioca ogni tre giorni continuativamente dall’inizio del torneo? Era chiaro aspettarsi gente un po’ stanca, contro un Sassuolo pimpante. Bravo Dionisi a proporre un gioco che concilia col calcio. Questa 32.a giornata dice che per l’Atalanta l’orizzonte europeo in classifica si allontana sempre di più. Puntare tutto sulle partite del giovedì europeo è diventato un obiettivo imprescindibile. E il 14 aprile il treno che passa è un treno importante che bisogna assolutamente prendere. Ricordate la canzone di Lucio Battisti? “Mi sono informato, c’è un treno che parte alle 7,40”… di sera.