Il Milan è molto più avanti in classifica rispetto all’Atalanta, ma nei numeri tutta questa differenza non si vede. Anzi. Ha fatto un gol meno della Dea, tira di più, ma centra molto meno la porta; fa meno cross e ne sbaglia molti di più dei nerazzurri, corre di meno (c’è una differenza di 4 chilometri) e ha meno minutaggio in possesso palla. E, allora, dove sta tutta questa differenza? Ovviamente, nelle meno sconfitte subite.
Anche per quanto riguarda i giocatori di rossoneri se ne vedono pochi nelle classifiche della Lega. Leao è l’uomo-assist (7) ed è il rossonero che ha effettuato più tiri (90 di cui 34 in porta con 10 gol), Hernandez è il giocatore che subisce più falli (69), e il portiere Maignan ha fatto 76 parate.
La Dea non ha nulla da invidiare a questo Diavolo e se la può giocare tranquillamente. Ricordate la gara d’andata? Maignan lancia lungo su Leao che fa gol dopo pochi minuti. Ecco questo non deve più succedere.
Ora sappiamo che i rossoneri quando vengono pressati nella propria metà campo, escono dalla prima linea di pressione con un lancio verso la punta (spesso a effettuarlo è il portiere) o verso l’esterno di centrocampo (di solito Leao) con lo scopo di saltare le due linee della squadra avversaria.
La catena più utilizzata dal Milan è quella di sinistra con Theo Hernandez-Leao, che sanno essere devastanti. Una costante dei milanesi è quella in cui Tonali si abbassa verso la zona del centrocampo, Leao rimane largo e Theo Hernandez sfrutta lo spazio che si viene a creare, spaccando con le sue penetrazioni il centrocampo avversario. Nel Milan è fondamentale il ruolo del trequartista, che può anche ricevere il pallone per dare il via all’azione rossonera, la quale verrà sviluppata sempre sulle fasce. Gasperini avrà sicuramente studiato le contromisure.
Anche il Milan, però, ha i suoi punti deboli. Ecco tre situazioni, che l’Atalanta può sfruttare per far male ai rossoneri: 1) quando escono in pressing i rossoneri lasciano molto spazio dietro i terzini; 2) quando i centrocampisti seguono le mezze ali avversarie lasciano un ampio spazio tra le linee; 3) il Milan tiene una linea difensiva alta e di solito prende contropiede.
Comunque vada sarà una bella sfida. Alla Dea, così come al Milan servono i tre punti per poter centrare gli obiettivi di stagione. Intanto è arrivato il primo verdetto: il Venezia è aritmeticamente retrocesso. E la Roma, in casa, contro i veneziani non è andata oltre il pari. L’occasione è ghiotta.