Romano di Lombardia, da oggi chiamatelo Stadio Cometti. Il ricordo di tanti giocatori atalantini

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Zaccaria Cometti per tutti a Romano è semplicemente “Zac”. E Zac lo chiamano anche tutti i suoi ex compagni di squadra dell’Atalanta. Erano in tanti a Romano questa mattina, sabato 2 aprile, a presenziare alla cerimonia dell’intitolazione dello stadio comunale che, come ha detto il sindaco Sebastian Nicoli, ora si chiama Stadio Zaccaria Cometti. Una cerimonia semplice e sobria, ma ricca di sentimento e affetto nei confronti della famiglia Cometti presente con la moglie Merisa e le figlie Clara e Laura e il fratello Enio, già affermato pugile.

Roberto Spagnolo e il sindaco Sebastian Nicoli

L’Atalanta non ha voluto mancare. A portare i saluti del presidente Percassi c’era il Direttore operativo Roberto Spagnolo che ha ricordato gli anni trascorsi professionalmente con Zaccaria Cometti al Trento (erano gli ultimi per il portierone romanese). E poi sono riemersi i ricordi dei suoi “ragazzi” come amava chiamarli Zaccaria: da Adelio Moro a Marino Magrin, da Luigino Pasciullo a Giorgio Magnocavallo. Da tutti loro una parola di affetto e stima per l’uomo, prima ancora che per l’atleta.

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Da sinistra: Marino Magrin, il sindaco, Adelio Moro e Giorgio Magnocavallo

Alla cerimonia era presente anche l’Associazione calciatori nel saluto di Renzo Ulivieri portato da mister Leonardo Mazzoleni Bonaldi, il quale ha ricordato tra le altre cose come Cometti fosse stato lungimirante nel volere dei corsi specifici per i preparatori dei portieri, oggi divenuto un ruolo insostituibile nelle squadre di calcio.

Luigino Pasciullo e il sindaco Sebastian Nicoli

Il sindaco Sebastian Nicoli, che ha fatto gli onori di casa, ha ricordato come il 2 aprile 2020, esattamente due anni fa, fu il giorno della scomparsa di Zaccaria Cometti, un giorno tragico di un periodo nerissimo per tutto il territorio bergamasco che, causa Covid, stava attraversando il suo periodo più buio dalla seconda guerra mondiale.

Leonardo Mazzoleni Bonaldi con il sindaco

Oggi, che ne stiamo venendo fuori e pian piano ci stiamo riappropriando della vita normale, già partecipare a questa cerimonia è un segnale di speranza. A far da corona all’iniziativa c’era tutto il mondo sportivo di Romano, dalla società Fiorita alla Cappuccinese, tutto lo staff della Calcistica Romanese con il presidente Diego Finazzi e gli ex calciatori e presidenti, tutti lì a omaggiare il grande Zaccaria Cometti.

Infine, alla moglie e alle figlie è toccato il compito di svelare la targa posta all’ingresso dello stadio a imperitura memoria, benedetta dal parroco mons. Paolo Rossi, tifosissimo dell’Atalanta e della Romanese.

La benedizione della targa di intitolazione