La svolta? È la terza volta che la si spera, ma che, ancora, non arriva. È successo dopo Marsiglia, è successo dopo Francoforte, è successo dopo la vittoria in Coppa Italia contro il Genoa. Ora l’Atalanta ha battuto il Chelsea. Palladino in conferenza stampa ha parlato di svolta. Ma sarà vera svolta se l’Atalanta saprà vincere non una ma un filotto di partite.
Alla fine del campionato mancano 24 partite, compresa quella di oggi contro il Cagliari. Se si dovessero vincere tutte si accumulerebbero 72 punti che aggiunti ai 13 già maturati l’Atalanta finirebbe il campionato a 85 punti. E con 85 punti la storia dei campionati di Serie A dice che potresti vincere lo scudetto. L’anno scorso il Napoli lo ha vinto con 82 punti e i nerazzurri di Gasperini arrivarono terzi con 74. Quindi tutto è ancora possibile ma a una condizione: che questa squadra cominci a girare con continuità.
E per girare deve giocare sempre, dico sempre, come ha giocato contro il Chelsea. Intensità, forza fisica, classe, corsa e omogeneità di rendimento in tutti i reparti con tutti i giocatori, comprese le cinque sostituzioni. E se hai battuto i campioni del mondo per club, significa che nulla è impossibile, nemmeno vincere la Champions League. Era già successo a Dublino vincendo la Europa League quando nessuno dava credito all’Atalanta.
Questa sera alla New Balance Arena arriva il Cagliari del giovane Marco Palestra, che sta diventando il giocatore desiderato da molti direttori sportivi dei club più forti. Su quella fascia vedremo il duello suggestivo tra lui e Bernasconi (altro prodotto della cantera atalantina). Ma ciò che conta è che su quella fascia vedremo anche l’ultima partita di Lookman prima che parta per la Coppa d’Africa. A lui è chiesto di rompere gli indugi e spaccare le partite. Finora c’è riuscito solo in qualche rara occasione. Oltre a quattro mesi gettati al vento per i motivi che ben sappiamo legati al mercato, c’è da dire che il nigeriano è stato sfortunato in più di una occasione (l’ultima proprio contro il Chelsea) quando si è visto ribattere sulla linea di porta almeno tre-quattro occasioni importantissime.
L’Atalanta questa sera è chiamata a una concentrazione e a un atteggiamento che non può lasciare dubbi sulla prestazione. Al netto dell’influenza che sta colpendo dentro lo spogliatoio, Palladino ha lasciato intendere che ci saranno delle novità. Visto l’infortunio di Bellanova potremmo vedere in fascia Musah. E in attacco Krstovic potrebbe partire dal primo minuto. Il montenegrino ha bisogno di trovare la via del gol per poter trovare una serenità che finora è andata via via spegnendosi. Anche lui, come Maldini, ha sbagliato qualche gol a pochi passi dalla porta.
Sul dopo Lookman avremo modo di approfondire l’argomento del suo sostituto, visto che Sulemana è fermo nell’infermeria. Un altro argomento riguarda Kossounou, anche lui in partenza per la Coppa d’Africa e lì bisognerà recuperare a tutti i costi Scalvini, di cui conosciamo tutti il valore. Se la società non interverrà sul mercato finirà che De Roon sarà costretto ad arretrare sulla linea dei centrali.
Palladino ha dimostrato di saperci fare, sia dal punto di vista tecnico che psicologico. La ricostruzione della squadra sembra avviata e questa sera vedremo a che punto è il lavoro. Poi seguiranno sei partite in cui l’Atalanta dovrà giocare solo una volta alla settimana e Palladino potrà allenare la squadra con un programma completo e immettere i suoi principi e le sue novità dentro un gruppo già forte di suo.
Ma attendiamo con pazienza e cominciamo da questa sera. Un’ultima annotazione la merita la quarta maglia. È la maglia del Christmas Match, che poi verrà messa all’asta come ormai da tradizione. Speriamo che sia un augurio di buone festività. E da buoni bergamaschi ci aspettiamo un bel regalo di Santa Lucia.













