Bellissima, splendente e in forma. Sofia Goggia questa sera era al Gewiss Stadium ad assistere alla partita della sua Dea in Coppa Italia. Ha potuto applaudire e a tifare in una partita dove l’Atalanta ha vinto nettamente sul Cesena e senza tanta fatica. Goleada e arrivederci a febbraio.
Gasperini, imbeccato sul parallelo della determinazione tra la sua squadra e la campionessa di discesa sugli sci, ha replicato: “Per arrivare alla stessa determinazione di Sofia dobbiamo fare ancora tanta strada. Lei è un esempio e noi ci ispiriamo volentieri alla sua caparbietà. Uscire fuori da una serie di infortuni e tornare a vincere come ha fatto lei non è cosa comune. Complimenti”.
Ma, forse, è bastata la sua presenza perché nei giocatori nerazzurri passasse la stessa scossa che prova Sofia Goggia quando è al cancelletto di partenza. Come si apre via, vien giù senza pensare a nient’altro che a battere il tempo su tutte le altre avversarie. E così dovrà fare anche l’Atalanta se vorrà vincere ancora un trofeo. E se lo ha fatto lei, dimostrando che rientrare e vincere da un grave infortunio è possibile, lo potrà fare anche una squadra le cui fatiche si dividono per almeno 16-18 giocatori.