Ogni gara ha le proprie insidie, ma questa ne presenta una non di poco conto: l’arrabbiatura. Lo Spezia si è sentito defraudato dei punti necessari per la salvezza, dopo che è stato convalidato il gol allo scadere, realizzato nettamente in fuorigioco da Acerbis, nella gara contro la Lazio. Svista dell’arbitro, che dice di non essersi capito con il Var. Conclusione: arbitri sospesi e Provedel (inizialmente squalificato per aver bestemmiato dopo aver subito il gol) reintegrato dopo il ricorso (la pezza è peggio del buco). Tutte cose che l’Atalanta ha vissuto nell’arco del campionato più volte. Sta di fatto che entrambe le formazioni hanno bisogno di punti per centrare i rispettivi obiettivi: salvezza in Liguria, Europa a Bergamo.
Lo Spezia di Thiago Motta gioca un bel calcio, ma come si vede dalla tabella ha un problema in attacco. Ha realizzato la metà dei gol dell’Atalanta. E il suo portiere, Provedel, è sempre costretto a fare straordinari: 108 le parate sin qui realizzate.
Nella formazione bianconera si distinguono Maggiore, centrocampista che va spesso ai contrasti, e che subisce parecchi falli (64 in statistica); Nikolaou, difensore centrale, uomo che recupera molti palloni (268) e Kiwior, un difensore che Motta impiega da mediano, che quando scende in campo corre come un matto (11,463 km la sua media-partita).
Dal canto suo Gasperini è alle prese con l’ennesima emergenza di formazione. È tutto l’anno che questa Atalanta gioca incerottata senza avere continuità di formazione. Ma la realtà è questa e gli uomini di qualità non mancano. La gara contro lo Spezia non deve lasciare spazio ad alibi. I ragazzi di Gasperini dovranno dare il tutto per tutto per cercare di centrare il migliore obiettivo possibile. Non è una gita balneare. Ci aspettiamo una Dea concentrata e determinata sull’obiettivo. I tre punti servono come il pane.