Alla Cittadella dello Sport di Celadina, il terzo appuntamento del Torneo di Tennis dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo è stato dedicato alle partite dei bambini e alla competizione a squadre.
In mattinata si è svolto un torneo under 12: 40 giovanissimi tennisti si sono cimentati con la racchetta trascorrendo una mattinata in compagnia. 12 ragazze e 24 ragazzi, suddivisi in due gironi in modo da garantire a ciascuno di giocare almeno 4 partite, cui si sono aggiunte le semifinali e la finale. I ragazzi hanno concluso in modo conviviale, pranzando tutti insieme e divertendosi sui gonfiabili, per concludere una giornata che ha trasmesso il messaggio che lo sport non divide mai, ma unisce e crea socialità.
In serata si è svolta la competizione a squadre, che ha visto scendere in campo con la racchetta in mano tanti amici dell’Accademia e conoscenze della storia nerazzurra. Non poteva mancare, anche in questa 46esima edizione del Torneo di Tennis, Bortolo Mutti: “Giovanni è il trascinatore e motore di un appuntamento che ogni anno si rinnova e al contempo mi consente di rivedere tanti amici. L’importante qui non è il risultato, ma divertirsi e partecipare. Con il tempo ci si prende sempre più in giro, perché ogni anno ci ritroviamo sempre più malconci”.
Non poteva mancare un commento alla stagione della Dea, che ha visto sfuggire la seconda Coppa Italia della sua storia: “Ho commentato la finale in tv, è stato un peccato perché eravamo tutti convinti di vedere una partita diversa e un risultato positivo, però il calcio è questo. Non dobbiamo recriminare niente e fare i complimenti al mister, contando che stiamo facendo un campionato incredibile. Incrociamo le dita per mercoledì. Ci manca De Roon e sarà complicato, ma nelle difficoltà l’Atalanta è stata sempre capace di dare il meglio di sé”.
Presente anche un altro amico dell’Accademia, come Mutti anche lui originario di Trescore Balneario, l’ex atalantino Damiano Zenoni: “Giocare per la solidarietà è d’obbligo ed è bello essere qui tutti gli anni. Trovo sempre ex compagni e anche avversari, persone splendide che vogliono, anche solo con la presenza, far passare il messaggio che la beneficenza è al primo posto. Speriamo di raggiungere il prima possibile il traguardo dei tre milioni di euro”.
Damiano dice la sua sulla quarta qualificazione in Champions League da parte della Dea, notizia giunta durante la serata del torneo dopo la vittoria della formazione orobica a Lecce: “Ora che la certezza matematica della qualificazione ci assiste, posso dire che è straordinario pensare che l’Atalanta sia di nuovo in Champions. Adesso c’è l’ultimo atto di Europa League, che speriamo sia la ciliegina sulla torta”. Ancora incerto il suo futuro in panchina: “Spero di trovare una squadra l’anno prossimo, perché mi piace tanto allenare e soprattutto crescere i ragazzi”. (U.S. Accademia dello Sport per la Solidarietà)