Un’Atalanta caotica e disordinata col Genoa non va oltre lo 0-0

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Interessante questo Blessin. Ha delle idee calcistiche efficaci e piacevoli a vedersi sul campo. In poco tempo è riuscito a trasformare il Genoa. Rispetto a quelli visti all’andata i rossoblù di ieri sono un’altra cosa. È stato un Genoa coraggioso, atleticamente preparato, aggressivo e sempre alla ricerca del gioco in avanti. Prima della gara Blessin aveva detto due cose che si sono avverate. 1) Abbiamo le armi per fermare l’Atalanta. Vero. 2) Speriamo di trovare una squadra stanca dopo che hanno speso molte energie per la partita di Coppa col Leverkusen. Vero.
Ieri l’Atalanta è stata stranamente caotica e disordinata; non è riuscita a produrre il solito gioco fluido sulle fasce. Le giocate sono state intermezzate da contrasti, falli, errori tecnici e/o passaggi sbagliati. Tutte le palle mezze e mezze, erano dei rossoblù, tutte le palle sporche erano appannaggio dei rossoblù, tutte le seconde palle erano dei rossoblù. Il dato che fotografa il senso di questa partita lo si vede nel numero dei recuperi: quelli del Genoa sono stati 95, contro gli 84 dei nerazzurri.
Il turnover operato da Gasperini è stato, come ci si aspettava, corposo. Dentro Scalvini in difesa (bravo, ma non ha ancora lo spessore di Toloi ovviamente); un centrocampo inedito: Koopmeiners e Pessina; e sulle fasce Maehle (ieri inconsistente) e Zappacosta. Forse Gasperini pensava che bastasse avere in attacco Malinovskyi, Muriel e Pasalic per qualche inserimento, forse un tiro da lontano o una invenzione del colombiano. Ma così non è stato. Se gli attaccanti non vengono supportati debitamente dai centrocampisti e dai laterali, tutto diventa maledettamente complicato.
Non si può certo dire che il Genoa sia venuto a Bergamo a fare barricate. Se l’è giocata tenendo una linea molto alta; aggredendo i portatori di palla e costringendo gli atalantini a commettere una serie di errori. E il punto se l’è guadagnato onestamente. Bravo Blessin.
Ora risultano chiare due cose. Dopo la pesante sconfitta con la Roma (quella subita in casa con quattro gol), Gasperini ebbe a dire che la sua squadra era stata ridimensionata. La Dea fa di tutto per rimanere in alto in classifica, ma gli alti e bassi sono troppo frequenti. Ed è qui che subentra il secondo concetto: esiste un’Atalanta che lotta per ottenere i quarti di finale in Europa League, ma i sostituti non riescono a produrre la stessa efficacia. Quella di ieri è sembrata una buona squadra, che si salva tranquillamente in questo campionato, ma nulla più. Se l’è giocata alla pari col Genoa.
Da sottolineare che Gasperini ha ragione in una cosa: ieri il Leverkusen ha fatto giocare gli stessi giocatori di giovedì. Non solo ha perso col Colonia in casa, ma ha perso un paio di giocatori per infortunio che, forse, non avrà a disposizione giovedì prossimo. Quindi seguiamo Gasperini nelle sue intenzioni. Puntiamo fortemente sulla Coppa e preserviamo i giocatori più forti ai rischi del campionato. Francamente preferiamo continuare a mietere risultati brillanti in Coppa. Se, poi, dovessimo arrivare quinti o sesti in campionato, non facciamone un dramma. Comunque vada sarà un successo.

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