Che Gasperini tenesse a questa partita lo si è capito quando è stata diffusa la formazione ufficiale. Nessun turnover. Tutti dentro dal 1’. Poi la genialità del Gasp incarta De Rossi con una mossa mai praticata prima d’ora. Nella difesa a tre De Roon figura sulla linea dei centrali; nella realtà De Roon resta appiccicato per tutta la gara a Pellegrini e lo segue ovunque. E Ruggeri si abbassa sulla linea dei tre difensori. Così con Ederson che sta su Cristante e De Ketelaere che va su Paredes quando la Roma costruisce e su Ndicka quando deve attaccare, l’Atalanta non dà respiro ai giallorossi, che non riescono mai a costruire un’azione.
De Rossi deve ancora studiare tanto. Il suo piano partita era quello di cercare di superare i duelli uno-contro-uno con i lanci lunghi del portiere sperando in una spizzata del loro lungagnone e l’inserimento da dietro dei centrocampisti. “Ma – ammetterà a fine gara De Rossi – abbiamo perso tutti i duelli”. E infatti nel primo tempo la Roma non ha proprio visto palla.
Mentre l’Atalanta in venti minuti confeziona una doppietta con De Ketelaere e una serie infinta di azioni pericolose. Al termine della gara si contano 24 tiri verso lo specchio della porta difesa da Svilar; 17 occasioni da gol, il che significa che per almeno una decina di volte, compresi i due pali, l’urlo del gol è stato strozzato in gola ai tifosi del Gewiss, ieri particolarmente caldo in ogni settore.
Nella ripresa De Rossi inserisce anche Abraham per togliere dalla solitudine Lukaku. “ma per i primi venti minuti della ripresa – racconta ancora De Rossi – mi è sembrato di rivivere il primo tempo”.
In una incursione in area Abraham al 65’ tenta il tiro che va fuori, ma nel contrasto con De Roon accusa di essere stato toccato duro. Guida indica il rigore, il Var conferma. De Rossi ringrazia per la manna caduta dal cielo. Gasperini si inalbera con Guida e prende il giallo. “Quel rigore, anche se arrivato in modo casuale, ci ha un po’ svegliati – dice l’allenatore giallorosso -. Ma è stata solo un’illusione. La gara è sempre stata a senso unico, dove abbiamo perso tutti i duelli con loro che correvano più di noi. Non possiamo aggrapparci al fatto che abbiamo giocato giovedì, perché anche l’Atalanta ha giocato e questa sera correva più forte di noi”.
Questa Atalanta sente l’odore del premio che si avvicina e vuole ottenere tutto ciò che capita a tiro. Gasperini pensa giorno per giorno, anche perché è impossibile programmare quando giochi ogni tre giorni.
“Avevamo una grande volontà di fare risultato questa sera per dare una spallata a questo campionato. Mancano tre punti alla conquista della Champions, poi possiamo anche regalare la gara alla Fiorentina, così spegniamo ogni polemica”.
Ora arriva il momento della raccolta. Mercoledì si comincia con la Juve e vedremo se le energie costate questa sera (rei di non averla chiusa prima) verranno meno all’Olimpico. Si spera nell’effetto entusiasmo. I tifosi della Nord, chiamando a sé i giocatori a fine partita, hanno intonato il coro: “Noi vogliamo la Coppa Italia”. Anche se sono già partite le prenotazioni per Dublino.
ATALANTA-ROMA 2-1
Reti: 18′ e 20′ De Ketelaere, 66′ Pellegrini (su rigore).
Atalanta: Carnesecchi 7, de Roon 6.2, Hien 6.6, Djimsiti 6.7, Hateboer 7.2, Pašalić 6.5 (76′ Scalvini 6.1), Éderson 7 (88′ Miranchuk 6.1), Ruggeri 6.7 (58′ Zappacosta 5.9), Koopmeiners 7.4, De Ketelaere MVP 8.7 (58′ Lookman 6.3), Scamacca 7.1 (58′ El Bilal 6.2). A disposizione: Musso, Rossi, Toloi, Bakker, Adopo, Scalvini, Bonfanti, Palestra, Comi. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.72.
Roma: Svilar 7.2, Kristensen 6.8 (86’ Joao Costa 6.1), Mancini 6.8, N’Dicka 6.4, Angelino 6.6, Cristante 6.6 (86’ Azmoun 6), Paredes 5.8 (46′ Bove 6.8), Pellegrini 6.8, El Shaarawy 6.6, Baldanzi 6 (46′ Abraham 6.9), Lukaku 6.6. A disposizione: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Huijsen, Smalling, Llorente, Azmoun, Celik, Aouar, Zalewski, Pisilli, Joao Costa. Allenatore: Daniele De Rossi.
Arbitro: Marco Guida della sezione di Torre Annunziata.