Un’Atalanta ubriaca di felicità incontra una Fiorentina delusa e amareggiata. Come finirà?

In caso di vittoria i nerazzurri termineranno il campionato al terzo posto.

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E così siamo giunti all’epilogo di questo campionato. L’Atalanta vi arriva ubriacata da una serie di eventi travolgenti, non ultima la giornata di venerdì: un bagno di folla entusiasmante che sia la città di Bergamo che i giocatori nerazzurri e tutto lo staff non dimenticheranno mai. Chissà cosa sarà passato in cuor loro, forse sorpresi da tanto entusiasmo. Se lo saranno aspettato, sì, dell’entusiasmo, ma non fino a questo punto. Una giornata nata al mattino a Palazzo Frizzoni, con tutto il Consiglio comunale a rendere omaggio a questi “eroi” di Dublino, che hanno portato il nome di Bergamo Alta il più in alto possibile. Là in cima all’Europa.

E poi la sera da Colle Aperto al Gewiss Stadium, cinque chilometri percorsi a passo d’uomo o forse anche meno, in cinque ore da tanta gente che ha fatto festa a questi ragazzi e al suo allenatore. Il vessillo con lo slogan più originale è stato sicuramente “Gaspersempre”. Ormai Gasperini, dopo la cittadinanza onoraria ha le chiavi della città. A Bergamo potrebbe chiedere qualsiasi cosa. Voci di popolo dicono che stia cercando casa a Bergamo e questo la dice lunga su come il tecnico piemontese si sia ambientato nella terra degli orobici. Anche il capitano Marten De Roon si augura di poter rimanere a Bergamo anche a carriera finita. Perché Bergamo è, sì, fatta di gente schiva e riservata ma come dice il proverbio: “Caratèr dèla rasa bergamasca, sota la sènder bràsca”. Che vuol dire che nell’animo dei bergamaschi batte un cuore bruciante d’amore e di passione e la Dea ne è la testimonianza.

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E allora che partita si potrà mai vedere oggi pomeriggio contro la Fiorentina. In palio per i nerazzurri c’è ancora un piccolo traguardo: il terzo posto. Sarebbe il coronamento di un’annata iniziata un po’ così, in modo interlocutorio, ma finito in gloria. E terminare in classifica subito dietro Inter e Milan e davanti a Juve e Bologna non sarebbe male.

Di contro troveremo una Fiorentina delusa e amareggiata. Italiano è sul piede di partenza e se ne va senza essere riuscito a lasciare il segno che voleva: un trofeo. Anche la seconda finale di Conference League è stata persa, questa volta ai tempi supplementari. Per la Viola è stata una stagione segnata dalla tragedia di Joe Barone, il cui malore avvenne il 13 marzo scorso poco prima della gara con l’Atalanta. Gara che si recupera oggi. E i toscani, che vincano o perdano, avranno la possibilità l’anno prossimo di disputare un’altra volta la Conference League.

Dalla formazione che Gasperini metterà in campo capiremo se la vuole vincere o se darà l’opportunità a chi ha giocato meno di poter disputare l’ultimo atto. Poi per l’Atalanta sarà vacanza, eccetto i nazionali che dovranno affrontare la fase finale del campionato Europeo.

Comunque vada è stato bellissimo. E già non si vede l’ora di ricominciare il 14 agosto, quando a Varsavia per la Supercoppa Europea ci sarà: Atalanta-Real Madrid. Vamos!