Vai Atalanta, vai… È adesso che viene il bello

Questa sera, giovedì 9 maggio, al Gewiss Stadium si gioca Atalanta-Marsiglia, gara di ritorno della semifinale di Europa League. Partita da dentro o fuori. In palio c'è la finale di Dublino.

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Vien da chiedersi se questa sia l’Atalanta più forte di sempre. Nemmeno con Papu Gomez, Ilicic e Zapata si è arrivati a tanto. Quindi la domanda sorge spontanea. Chi era abituato a traghettare tra la Serie A e la Serie B è legato emozionalmente all’Atalanta del grande salto in Europa. Ed è quella impressa nel murales dipinto sulla facciata dei vecchi magazzini generali con Ilicic, Gomez e Gasperini (dipinto in occasione della prima finale di Coppa Italia contro la Lazio nel 2019). Ma quella di oggi: quella dei De Ketelaere, dei Koopmeiners, dei Lookman, degli Scamacca, dei Miranchuk, dei Pasalic, degli Ederson sarà la storia a dirlo, ma, forse, non bisognerà nemmeno aspettare tanto tempo. Un mese o poco più.

Cominciamo da questa sera: al Gewiss si gioca una gara da dentro-fuori che potrebbe durare fino ai calci di rigore. Contro il Marsiglia la Dea potrebbe guadagnarsi la finale di Europa League da disputare a Dublino il 22 maggio. Poche settimane fa, questa Atalanta ha guadagnato un’altra finale, quella della Coppa Italia, che si disputerà a Roma il 15 maggio contro la Juventus (ed è una replica, un déjà vu. E qui il confronto potrebbe essere lampante con la finale precedente del 2021).

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Il trait d’union tra questi due cicli di Atalanta è l’allenatore: Gian Piero Gasperini da Grugliasco. Lui ha forgiato quell’Atalanta, portandola a livelli mai visti prima nella storia nerazzurra. Ora sta forgiando questa seconda Atalanta, e la sta portando a tutte le finali possibili. E non va dimenticato il fatto che in campionato sta lottando per ottenere un posto di diritto nella Champions di nuovo formato, dopo aver ottenuto, grazie anche ai suoi risultati, un quinto posto delle squadre italiana per merito di rankink. Il giornale francese “La Provence” ha definito Gasperini “il papa di Bergamo”, forse esagerando un po’. Di sicuro un allenatore rimasto per così tanto tempo ottenendo un rendimento di altissimo livello a Bergamo non c’è mai stato e tutto il popolo lo ama e gli riconosce i meriti di aver cambiato la mentalità facendo uscire la squadra di Bergamo da quel provincialismo immeritato. La presidenza Percassi, che fa affari nel mondo, e oggi in condivisione con il co-chairman con Pagliuca, l’americano dei Boston Celtic, già da tempo aveva tolto Bergamo dalla polvere provinciale e il binomio con Gasperini si è innestato così bene anche nel calcio da portare tanto frutto. E ancora non sappiamo se siamo all’apice perché qui di salite da fare ce ne sono ancora tante, la strada è lunga e di apri passo anche la fame di vittorie e di trionfi.

Questa sera non solo tutta Bergamo e provincia faranno il tifo per la Dea, ma anche l’Italia degli appassionati del bel calcio. Perché quando questa squadra si esprime come sa lo spettacolo è assicurato. E se si pratica il bel gioco, nella filosofia di Gasperini, arrivano anche i gol. E se si fa gol si hanno più possibilità di vincere.

Godiamocela tutta la partita di questa sera e auguriamoci che sia solo l’aperitivo di un mese di maggio che riserva bollicine da sboccare alla giusta temperatura. Vai Atalanta, vai…