Non c’è statistica che tenga: il Venezia è nettamente inferiore all’Atalanta. L’unico dato in cui è superiore riguarda i gol realizzati di testa: 7 contro i 6 della Dea. Ma se guardiamo la media gol il Venezia è proprio messo maluccio: 0,81 contro 1,69 dei nerazzurri.
Il capocannoniere lagunare è Henry (32° in classifica) con 7 gol (di cui 3 di testa), seguito da Okereke 6 e Aramu 5. Fra i dati più interessanti c’è il numero dei recuperi, 258, che appartiene a Caldara. L’uomo che subisce più falli è Aramu: 64; Mentre Romero ha sfoderato 74 parate.
Che partita dobbiamo aspettarci? Se il Venezia fa come all’andata e pretende di mettersi sullo stesso piano dell’Atalanta con gioco arioso e poco coperto, rischia l’imbarcata. Penso che Zanetti rimpolperà il centrocampo per avere più dinamismo e contrasto nel contendere la palla ai nerazzurri. Zanetti ha lasciato intendere che un po’ di paura ce l’ha. È una sorta di resa delle armi prima ancora di scendere in campo.
Speriamo che dal Penzo l’Atalanta possa riprendere un cammino che, quest’anno, a dire che è stato accidentato è dire poco. Malinovskyi è di nuovo fermo, Ilicic è ormai fuori dai radar, Toloi è all’ennesimo infortunio, Maehle è stato operato di appendicite e Pezzella non è tra i convocati. Vediamo se con il passare del tempo Zapata ritrova la forma migliore. La novità assoluta è la convocazione di Sassi, portiere della Primavera (Rossi ha la gastroenterite) e con lui sono stati chiamati Oliveri e Cisse, oltre ai già ormai stabili Cittadini e Scalvini. Mihaila rimane ancora un oggetto misterioso.
Aspettiamo di vedere quali scelte farà Gasperini. Ci aspettiamo di nuovo Scalvini titolare, così come Boga. Potrebbe rientrare Freuler con De Roon e a chi toccherà sostituire Malinovskyi tra Pessina, Pasalic e Koopmeiners. Dire che servono i tre punti è diventata una litania ormai inutile. L’importante è che i giocatori non abbiano staccato la spina e che la settimana di lavoro abbia portato energie sufficienti per rimettersi in corsa. Di cosa, non saprei. Ma rimettiamoci in corsa.