Albinoleffe: aggancio fallito

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Occasione persa. Il pareggio a reti bianche contro il Treviso, inutile negarlo, toglie lo slancio che l’Albinoleffe avrebbe potuto conservare proseguendo il buon avvio di campionato. La Celeste si sarebbe ritrovata virtualmente in zona playout dopo cinque giornate. Ancora imbattuta, a questo punto ha inanellato una vittoria e quattro pareggi, due dei quali casalinghi. Stavolta non c’è stata la zampata vincente di Andrea Belotti, che nel primo tempo è riuscito solo ad accarezzare il palo. Soprattutto, la squadra seriana non ha saputo sfruttare la superiorità numerica maturata dopo 3’ del secondo tempo con l’espulsione per doppia ammonizione del trevigiano Videtta. Paradossalmente la si è vista giocare meglio nei primi 45’ che nella seconda parte di gara quando avrebbe dovuto disporre dell’avversario. Invece sono scaturite solo due conclusioni, entrambe di testa, ad opera di Cissè, subentrato a Martinovic all’11’ della ripresa, e nel finale di Diakite, che al 41’ ha preso il posto di Maietti. Bravo, soprattutto nella prima circostanza, il portiere Campironi che ha permesso così alla sua squadra di guadagnare il primo punto del campionato e tornare a quota zero compensando la penalizzazione di -1. Mister Pala ha cercato in tutti i modi di riorganizzare la squadra e i cambi miravano proprio a questo. Partito con Girasole, Taugourdeau e Maietti a centrocampo e Martinovic alle spalle di Pesenti e Andrea Belotti, l’Albinoleffe si è ritrovato schierato con un 4-3-3 pienamente giustificato, con Corradi, sostituto di Pesenti a metà ripresa, sulla linea mediana e il trio d’attacco formato da Cissè, Diakite e Andrea Belotti. La difesa non ha praticamente corso rischi, con Offredi tra i pali e la linea composta da Salvi, Marco Belotti, Ondei e Regonesi, che ha cercato in tutti i modi di metterla al centro da sinistra per sfruttare le possibili giocate. Al di là del cammino positivo nei primi cinque turni, l’Albinoleffe deve assolutamente imparare a sfruttare le gare casalinghe, perché in campo esterno troverà avversari sempre più agguerriti e poco disposti a concedere.

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