La stagione dell’AlbinoLeffe inizia con un mezzo miracolo nello stadio di Cremona, da dove esce imbattuto a reti bianche dopo aver giocato tre quarti di partita con l’uomo in meno. La pagella annuale delle sciocchezze viene inaugurata da Corradi, il quale a metà primo tempo, con Massimiliano Pesenti a terra poco più in là dell’asse di centrocampo, infortunato e costretto di lì a poco ad abbandonare, avrebbe commesso un fallo cattivo da tergo su un avversario, purtroppo per lui visto e giudicato grave dal guardalinee. D’impeto o frustrazione che sia stato, visto il compagno di squadra dolorante, Corradi commette la più grossa delle ingenuità. Non è dato sapere se l’episodio sia stato rincarato da frasi sconvenienti, ma il rosso diretto pesa non solo sulla gara d’esordio dell’AlbinoLeffe, compromettendola, ma anche sulle partite successive, considerata le poche soluzioni in attacco a disposizione di Alessio Pala. Il mister bluceleste, sempre abile a disegnare l’assetto più equilibrato rispetto all’avversario di turno, riesce a tenere in scacco la Cremonese per 25’ in condizione di parità numerica. La formazione scelta è quella meglio rodata: Offredi tra i pali, l’esordiente Moi con Allievi nel ruolo di centrale difensivo, Salvi e Cortinovis esterni, Gazo, Taugourdeau e Maietti trio di centrocampo, Vorobjiovs e Corradi trequartisti con Pesenti terminale offensivo. Uscito l’attaccante di punta, Pala non può fare altro che affidarsi a Personè, che non riesce a dare profondità nelle rare ripartenze ma si accontenta di contribuire soprattutto al gioco di copertura. Un pò tutta la squadra fa di necessità virtù e riesce a portare a casa un pareggio che conta. Buon per l’AlbinoLeffe che gli attaccanti della Cremonese difettino per precisione, mancando in almeno una dozzina di occasioni lo specchio della porta da ottima posizione. Quando ci riescono il portiere Offredi è pronto e reattivo, risultando decisivo per il punto guadagnato. Nel secondo tempo respinta su colpo di testa in tuffo ravvicinato di Marchi e allo scadere del 90’ parata su staffilata tesa e angolata nell’angolo sinistro. Portiere cremonese praticamente inattivo. Solo intorno alla mezz’ora del primo tempo vede arrivare come un treno il lettone Vorobjovs che, intercettato un pallone a centrocampo con un colpo di tacco, s’invola verso l’area di rigore ma viene fermato sulla linea dei 16 metri prima che possa calciare di sinistro. Nel complesso il reparto difensivo seriano ben si comporta, soprattutto quando messo sotto pressione. Il centrocampo fa bene la sua parte gestendo con ordine il possesso di palla. La mossa tattica decisa da Pala al 20’ del secondo tempo, con l’inserimento del difensore Ondei al posto di Vorobjovs, risponde a una chiave di lettura corretta del match. Il lettone necessita di profondità e compagni di linea mobili. Tornerà utile, anzi indispensabile, alla prossima uscita. L’AlbinoLeffe ricomincia da dove aveva lasciato. Ancora un pari sul campo in quattro partite disputate in un anno con la Cremonese, tre delle quali fuori casa. I grigiorossi hanno vinto a tavolino quella disputata a Bergamo all’inizio della passata stagione per il caso Pontiggia e poi si sono imposti ai calci di rigore nella sfida secca dei playoff. Se ne riparlerà nel girone di ritorno.