AlbinoLeffe in volo sulle Rondinelle

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BelottiCi sono sorprese e sorprese. Alcune sono tali, altre possono essere interpretate come confortanti conferme. Se in un test precampionato una squadra di Lega Pro s’impone a una compagine di grandi tradizioni calcistiche, espressione della migliore cadetteria, ancorché aspirante da diverse stagioni a tornare nella massima serie, i motivi non sono certo da cercare in qualche assenza tra le file dell’undici più titolato. Ecco che il successo dell’AlbinoLeffe sulle Rondinelle di Giampaolo al Temù spiazza e impone qualche riflessione. L’aspetto più importante del risultato conseguito dalla squadra seriana è l’atteggiamento assunto nei confronti degli avversari più titolati. Giocando con scioltezza e a testa alta, la giusta concentrazione e la netta convinzione di poter spezzare qualsiasi tabù, i ragazzi di Mindo Madonna mettono in mostra la parte migliore del calcio. Le amichevoli conteranno poco, ma i risultati aiutano, pur senza illudere. E se il mister bluceleste ha iniziato il match contro il Brescia mettendo in campo una formazione che ricalca quella vista tante volte all’opera nella passata stagione, vuol dire che i giocatori conservano le loro qualità fisiche, interpretano bene la fase tattica, dimostrano di possedere una intesa consolidata. Giampaolo avrà anche utilizzato le seconde linee per due terzi di partita, ma è anche vero che il risultato maturato alla fine dei primi 45’ (1-2 a favore dell’AlbinoLeffe, che è poi quello finale) non è cambiato quando sono entrate in campo alcune delle prime linee bresciane, come Budel e Corvia, mentre Madonna ha cambiato tutti gli undici. Un segnale di tenuta che la dice lunga sulla bontà del test sostenuto. Il 4-3-1-2 del primo tempo vede Salvi, Ondei, Allievi e Regonesi davanti al portiere Offredi, trio di centrocampo composto da Girasole, Taugourdeau e Maietti, con Corradi alle spalle di Pesenti e Belotti. Girasole e Belotti colpiscono rispettivamente al 6’ e al 19’, a dimostrazione di una freschezza e vivacità sorprendenti. Nella ripresa Madonna schiera Amadori tra i pali e tutta la panchina composta da Vorobjovs, Piccinini, Ambra, Cortinovis, Calì, Paris e Gazo, proponendo Pontiggia nel ruolo di trequartista a sostegno di Cisse e Personè. Il Brescia riesce ad accorciare le distanze a metà ripresa su calcio di rigore con Corvia, che poi manca il pareggio cogliendo un palo. Ma il successo dei seriani, meritato e confortante, resta ed è di buon auspicio per i primi impegni ufficiali, a cominciare dal primo turno di Coppa Italia, avversario la Turris Neapolis.

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