Tennis di ottimo livello ha contraddistinto la lunga giornata di giovedì 29 maggio al torneo organizzato dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo alla Cittadella dello Sport.
Già dalle 12, infatti, sono iniziate le sfide valide per l’open femminile (2.8-2.1) con montepremi da 4.000€, che vede tra le partecipanti 20 tra i migliori prospetti a livello nazionale.
“Un torneo importante, con giocatori e giocatrici da tutta Italia – commenta soddisfatto Giovanni Licini, fondatore dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà –. Grazie alla federazione e al presidente Binaghi che ci ha supportati. Per noi i motivi di soddisfazione sono tanti: il buon livello di gioco, la presenza importante a livello numerico e, soprattutto, riuscire ad unire sport, solidarietà e salute“.
Venerdì in programma le fasi finali e l’inizio del torneo open maschile, stesso livello e montepremi, che si concluderà invece sabato.
Un assaggio nei giorni scorsi lo aveva già dato Emmanuelle Gagliardi, ex tennista svizzera che in carriera è arrivata a essere numero 42 del mondo, ed ha giocato in coppia con il marito Giuseppe Sigurtà, proprietario dell’omonimo parco di Valeggio sul Mincio: “Sono stata molto contenta di fare due Olimpiadi in dodici anni sul tour, sicuramente sono tra i tornei che mi hanno lasciato un segno. Ultimamente il tennis italiano sta andando benissimo, meglio della Svizzera, ed è molto bello anche per il movimento e per i giovani. Sono personaggi che sono trainanti“.
Sigurtà parla della sua attività: “Coi tulipani siamo diventati molto famosi, negli ultimi due anni abbiamo vinto due premi mondiali per ‘Miglior fioritura al mondo’ e ‘Fioritura più innovativa al mondo’. Mi piace ricordare che in un parco famosissimo in Olanda, Keukenhof, sono esposte le mie aiuole galleggianti. Un italiano che insegna agli olandesi è una grande soddisfazione. Bisogna dare merito a mio papà e mio nonno per il lavoro straordinario sul parco, poi un po’ di fortuna, tanta buona volontà, tanto amore per la natura e i risultati poi arrivano“.
Anche loro sono stati protagonisti delle sfide valide per le competizioni targate Accademia dello Sport (singolare A e B, doppio maschile, doppio misto, torneo a squadre e di padel), così come Paolo Acerbis, portierone cresciuto tra Alzano Virescit e AlbinoLeffe, squadra con la quale ha esordito tra i grandi e che quest’anno è reduce da una grande cavalcata in Serie C.
“Ancora oggi l’AlbinoLeffe è una bellissima realtà, il presidente sta portando avanti un progetto fantastico. Hanno un vivaio devastante, un centro sportivo all’avanguardia, una prima squadra importante. Nessuno si aspettava che potesse arrivare fino ai playoff per la Serie B, ma credo che l’anno prossimo ci riproveranno e onestamente si meriterebbero la promozione. Tutto l’ambiente si merita il salto di categoria“.
Impossibile non chiedere un giudizio tecnico su Marco Carnesecchi, tra i migliori portieri della Serie A anche quest’anno: “È un portiere formidabile, destinato a una squadra top italiana o estera, perché se lo merita. L’anno scorso ha avuto quel dualismo con Musso, ma un portiere ha bisogno di stare in campo e giocare con continuità. Ha fatto un percorso importante e quest’anno si è consacrato. L’Atalanta è un sogno, speriamo che Gasp resti e insieme a Percassi provino a fare qualcosa in più: credo che i tifosi un po’ se lo aspettino, anche se possiamo già dirci contenti così“.
Chi il torneo dell’Accademia l’ha vinto più di una volta è Damiano Zenoni, campione con la racchetta che ora si è dato al padel: “Fa sempre piacere tornare qui ogni anno e ritrovare vecchi amici e colleghi, ma essere riusciti a raggiungere i tre milioni in beneficenza è la cosa più importante. L’Atalanta? Anche quest’anno ha fatto qualcosa di straordinario, un risultato incredibile, col record di gol, il capocannoniere della Serie A, per la quinta volta in champions. Ciclo penso irripetibile: da tifoso spero rimanga il mister artefice di questi ultimi 7-8 anni. Difficile trattenerlo“.
Presenza fissa è anche Carlo Pellegatti, ospite del torneo dal lontano 1994: “Campionato emozionante e fantastico…per gli altri! Per noi milanisti è stato brutto sin dall’inizio e proseguito non bene, a parte qualche soddisfazione nel derby. Perfino i dirigenti hanno detto che è stato un campionato fallimentare. Rimane la mia simpatia per l’Atalanta, che a mio avviso poteva lottare fino alla fine per lo scudetto: gli manca ancora qualcosina per arrivarci ma ormai deve pensare a quei livelli. A questo torneo di tennis non rinuncio mai: Giovanni Licini lo possiamo soprannominare ‘L’uomo per tutte le stagioni’, anche io da partecipante storico mi vanto di aver contribuito al raggiungimento dei 3 milioni“. (Fonte: Accademia dello Sport per la Solidarietà)