Contro squadre di rango come la Fiorentina c’è sempre da temere il colpo di bacchetta magica, ad opera di uno dei tanti giocatori di grande qualità che vestono la maglia viola. Ciò che puntualmente avviene nella seconda parte della gara che l’Atalanta perde, nonostante un atteggiamento equilibrato e buona copertura nei primi 65 minuti. La squadra di Reja continua a mancare un fase offensiva e solo una reazione di orgoglio, quando già in doppio svantaggio, consente di andare a segno senza tuttavia riuscire ad evitare la sconfitta. All’Atalanta la vittoria manca dagli inizi di dicembre e la classifica ne risente.
Contro la Fiorentina, Reja introduce due novità nello schieramento con cui è tornato al 4-3-3 con Pinilla punta centrale: il rientro di Cigarini al posto di Freuler, nella formazione iniziale per due partite consecutive, e D’Alessandro sulla fascia destra nel ruolo di Diamanti che non ha recuperato pienamente dall’influenza e figura tra i rincalzi. Nelle file della Fiorentina la sorpresa è la presenza di panchina di Borja Valero, partito sempre titolare nelle precedenti gare di campionato. Al suo posto Mati Fernandez.
La prima azione dell’Atalanta, dopo 2’, scaturisce da un tackle vincente di Dramè ed è conclusa da Gomez con un tiro a lato. La Fiorentina risponde al 9’ con un calcio di punizione di Pasqual dal vertice destro dell’area atalantina con pallone indirizzato all’incrocio dei pali. Sportiello vola e neutralizza con una respinta plastica. Passano 45’ secondi e, su cross di Kurtic da destra, Dramè schiaccia di testa sul palo opposto e Tatarusanu si salva in corner. Gli animi cominciano ad accendersi e sul taccuino dell’arbitro finiscono in giallo Pinilla e Babacar. Ammonito anche Dramè che stende Tello prima dell’ingresso in area. I viola provano a fare pressione, ma gli incontristi e i difensori nerazzurri impediscono che vadano al tiro. Con il passare cresce l’apporto di Dramè che chiude gli spazi sul fronte destro d’attacco della Fiorentina. I portieri restano inoperosi. L’unica occasione è di marca atalantina, al 28’ ,su discesa di D’Alessandro che confeziona un assist rasoterra in area per l’accorrente Gomez che anticipa il portiere ma non trova lo specchio della porta. Sembra netto l’impatto delle braccia di Tatarusanu con le gambe di Gomez, ma arbitro e giudice di porta non sono dell’avviso di assegnare il penalty. Ad inizio di secondo tempo le due squadre provano timidamente la conclusione, con Cigarini e Kurtic da una parte, con Mati Fernandez e Badelj dall’altra. Al 14’, su corta respinta della difesa viola, Cigarini calcia al volo ma il tiro è centrale e facile preda di Tatarusanu. Al quarto d’ora esce Gomez, colpito al fianco e dolorante, e subentra Diamanti, che va a coprire la fascia destra con spostamento di D’Alessandro sul fronte opposto, mentre Babacar fa posto a Kalinic. Al 21’ esce Bernardeschi, sotto tono, entra Borja Valero.
Al 22’ il colpo di scena, a bocce ferme. Tello, fermo sulla fascia destra, pizzica il pallone per la testa di Mati Fernandez che, libero da marcatura, con una torsione gira il pallone nell’angolo alla destra di Sportiello, che non riesce a intervenire. Vista colpita a freddo la squadra, Reja decide di mandare in campo forze fresche: Gakpè per D’Alessandro. L’Atalanta stenta a riprendersi e reagire, al punto che bisogna attendere il 32’ per vedere Cigarini provare il tiro a giro, fuori misura. Solo al 35’ arriva il momento di Borriello, che non prende il posto di Pinilla ma di Kurtic. Reja tenta il tutto per tutto, ma in trenta secondi incassa il contropiede vincente di Tello che arriva a tu per tu con Sportiello, si vede respingere la prima conclusione ma è pronto a ribattere nella porta sguarnita. Sembra finita. Invece su corner calciato da Diamanti, Conti risolve una mischia e insacca accorciando le distanze. Un minuto dopo Cigarini prova una mezza girata improbabile dal limite dell’area che si perde a lato della porta toscana. Mera illusione per l’Atalanta che subisce il terzo gol ad opera di Kalinic, lesto a mettere in rete su assist dal fondo di Borja Valero. Tardivo il risveglio motivato dall’orgoglio e il gol di Pinilla, nel primo dei tre minuti di recupero, lascia ancora di più l’amaro in bocca all’Atalanta. Come pure l’ingenuità di Conti che commette un fallo evitabile e, con il secondo giallo, guadagna anzitempo gli spogliatoi. Due ore dopo la fine del match arriva la sentenza per Gomez: frattura composta della V costola destra.
ATALANTA-FIORENTINA 2-3
ATALANTA (4-3-3): Sportiello 6 Conti 6 Toloi 6 Masiello 7 Dramè 6 Cigarini 5.5 De Roon 6 Kurtic 6 (35’ st Borriello sv) D’Alessandro 6 (23’ st Gakpè 5.5) Pinilla 5 Gomez 6 (15’ Diamanti 5.5) . A disposizione: Bassi, Stendardo, Paletta, Bellini, Raimondi, Brivio, Migliaccio, Freuler, Monachello, Borriello. Allenatore. Reja
FIORENTINA (4-2-3-1): Tatarusanu 6 Roncaglia 6 G. Rodriguez 6.5 Astori 6.5 Pasqual 6.5 Vecino 6 Badelj 6 Bernardeschi 5.5 (21’ st Borja Valero 6.5), Mati Fernandez 7 Tello 7 Babacar 5 (15’ st Kalinic 6.5). A disposizione: Lezzerini, Tomovic, Kone, Blaszczykowski, Ilicic. Allenatore: Sousa
Arbitro: Celi 5. Assistenti: Fiorito e Crispo. Quarto uomo: Meli. Arbitri d’area: Doveri e Nasca
Marcatori: st 22’ Mati Fernandez, 36’ Tello, 39’ Conti, 42’ Kalinic, 46’ Pinilla. Espulso Conti al 47′ st per doppia ammonizione
Ammoniti: Pinilla, Babacar, Dramè, Cigarini, Pasqual, Conti
Recupero: 2, 3