In ventimila allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, diventato stadio dell’Atalanta, per l’ultimo atto della storica stagione che vede la squadra di Gasperini, la migliore di sempre in termini di risultati, sfidare il Chievo e ottenere il 21esimo successo per suggellare l’accesso alla Europa League. Una festa annunciata, preparata e vissuta sugli spalti e in campo, con una partita vera, l’esordio del nuovo inno “Atalanthem” che accompagnerà gli appuntamenti casalinghi dell’Atalanta e i saluti di due bandiere nerazzurre, Migliaccio e Raimondi, con la sfilata dei calciatori in compagnia dei figli e indossando la maglia speciale con il logo ufficiale e la scritta “Europa eccoci”. Gasperini concede la standing ovation in campo a Cristian Raimondi, CR77, schierandolo a sinistra sulla linea dei centrocampisti al posto di Spinazzola, e opta per Cristante tenendo Kessie in panchina.
L’Atalanta entra un campo motivata dalla prospettive di ottenere una vittoria per giocarsi la possibilità di chiudere al quarto posto. Nonostante la supremazia, bisogna attendere 27 minuti per registrare la prima, vero occasione a favore dell’Atalanta, con una bordata di destro di Papu Gomez che il portiere Seculin respinge con i pugni. La risposta del Chievo alla mezz’ora racchiusa in un rasoterra di Izco parato senza difficoltà da Gollini. Gomez ci riprova al 37’ su calcio piazzato da 20 metri: la sua conclusione accarezza il palo alla destra di Seculin. Allo scadere del minuto di recupero del primo tempo Petagna ha la palla buona per battere a rete ma Spolli si immola e fa da scudo alla porta clivense.
Dopo l’intervallo Maran fa entrare Pellissier al posto di Inglese. Gasperini risponde dopo 5’ inserendo Spinazzola e richiamando Raimondi, che conclude degnamente la sua carriera sul campo. Al 7’ l’Atalanta sblocca il risultato con Papu Gomez (al 16esimo centro in campionato) che raccoglie un passaggio filtrante in area di Cristante e batte Seculin con un tiro secco. Acquisito il vantaggio, la squadra di Gasperini continua a giocare in scioltezza. Al 16’ Maran manda in campo il giovane Vignato, assurto alle cronache calcistiche per essere entrato nel finale di Chievo-Roma insieme a Francesco Totti. I nerazzurri costruiscono azioni pericolose senza riuscire però a finalizzarle. Al 23’ intervento da applausi di Toloi che strappa letteralmente un pallone a campanile su cui è pronto ad avventarsi Pellissier. Al 23’ Seculin esce dai pali e dice no a Petagna. Al 25’ Gasperini concede l’ovazione a Gomez, sostituito da Kessie, e finisce la partita di Birsa, al quale subentra Kiyine, subito in evidenza con un rasoterra a fil di palo. Al 29’ Seculin blocca una conclusione di Conti, poi deve superarsi per deviare un pallone insidioso calciato da Cristante. Al 34’ sinistro a lato di Petagna. Tre minuti dopo l’Atalanta subisce un contropiede e Gollini salva la porta ribattendo la conclusione ravvicinata di Spolli. Scampoli di partita anche per Migliaccio che saluta il calcio giocato rilevando Kurtic e prendendo la fascia di capitano.
ATALANTA-CHIEVO 1-0
Atalanta (3-4-1-2): Gollini 7 Toloi 7 Caldara 7 Masiello 7 Conti 7 Cristante 7 Freuler 7 Raimondi 6.5 (5’ st Spinazzola 7) Kurtic 7 (41’ st Migliaccio sv) Petagna 6.5 Gomez 7.5 (25’ st Kessie ) A disposizione: Rossi, Bastoni, Zukanovic, Grassi, Migliaccio, Hateboer, D’Alessandro, Mounier, Pesic, Paloschi. Allenatore: Gasperini
Chievo (4-3-1-2): Seculin 6.5 Cacciatore 6 Spolli 6 Cesar 6 Gobbi 6 De Paoli 6 Izco 6 De Guzman 6 (16’ st Vignato 6) Bastien 6 Birsa 6 (25’ st Kiyine 6) Inglese 6 (1’ st Pellissier 5.5) A disposizione: Sorrentino, Bressan, Frey, Sardo, Troiani, Rabbas, Gakpè, Pogliano, Isufaj. Allenatore: Maran
Arbitro: Celi 6. Assistenti: Mondin e Liberti. Quarto uomo: Alassio. Addizionali: Calvarese e Marinelli
Marcatori: st 7’ Gomez
Ammoniti: nessuno
Recupero: 1, 3