A chi mastica calcio, gustandone il sapore autentico e genuino dell’organizzazione sportiva, non è passato inosservato come l’Atalanta abbia anteposto la presentazione di Maurizio Costanzi alla prima conferenza stampa pre-ritiro di Stefano Colantuono. Il mister, al settimo anno di panchina nerazzurra, è pure al settimo cielo in quanto a entusiasmo e voglia di stupire con l’obiettivo di riuscire a confermare la squadra nel massimo campionato senza soffrire e togliendosi qualche soddisfazione. Piedi ben piantati a terra, attenzione, arguzia e prudenza di sempre, Colantuono ha visto schierarsi prima di lui di fronte ai rappresentanti della stampa il Direttore Generale Pierpaolo Marino, il Direttore Sportivo Gabriele Zamagna, il Responsabile del Settore Giovanile Mino Favini e il Coordinatore tecnico Giancarlo Finardi. I quattro si sono stretti intorno a Maurizio Costanzi, la pedina scelta per dare ancora più spinta all’eccellenza che l’Atalanta vanta a livello giovanile.
“L’arrivo di Costanzi –ha detto il D.G. Pierpaolo Marino– è da considerarsi un grande colpo di mercato, un rinforzo importante destinato a dare frutti nel tempo, un investimento duraturo, e testimonia ancora una volta la grande attenzione della famiglia Percassi al settore giovanile. Costanzi sarà il nostro responsabile dello scouting a livello giovanile e lavorerà a stretto contatto con Favini e Finardi e con lo scouting della prima squadra gestito da Beppe Corti”. Se Zamagna lo ha avuto come collaboratore ai tempi in cui era responsabile del settore giovanile del Parma, Mino Favini è contento di averlo accanto invece che avversario.
C’è bisogno di fare crescere le giovani leve e Colantuono spera di affiancarne qualcuno ai big di prima squadra. L’Atalanta 2014-2015 deve ancora prendere forma. Al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, a una settimana dall’inizio ufficiale del ritiro, si sono ritrovati in 30, ma il mister vorrebbe portarne con sé 24. Tra i difensori lasceranno probabilmente Lucchini e Contini e dovrebbe entrare nel gruppo il giovane Zappacosta che tanto bene ha fatto ad Avellino. C’è il centrale Biava che si candida alla maglia nerazzurra per terminare a casa la carriera, ma a Colantuono non dispiacerebbe riavere il colombiano Yepes, dopo il riscatto di Benalouane, l’arrivo di Cherubin e la conferma di Stendardo. Bellini continuerà ad essere la bandiera della squadra. A centrocampo si punta sull’esplosione di Baselli e sulle qualità del neoatalantino D’Alessandro. Intoccabile Denis, in attesa del rincalzo ideale. Il mister, che rifiuta paragoni con Ferguson ribadendo di aver trovato a Bergamo l’ambiente ideale per lavorare, si confronterà con la società circa i giocatori più richiesti. E’ chiaro che chi resta deve condividere il progetto stagionale. A Cigarini fanno la corte in tanti e il giocatore dovrà dire cosa intende fare. Bonaventura e Consigli hanno la valigia pronta ma solo se saranno valutati in modo congruo. L’Atalanta ha il dovere di guadagnarsi la salvezza, come sempre. Chi resta sa quali sono gli obiettivi e quali sacrifici siano richiesti per raggiungerli.
(foto: www.atalanta.it)