Il Chievo passa a Bergamo in amichevole e costringe l’Atalanta alla seconda sconfitta consecutiva dopo l’inatteso ko con la Pergolettese. Un evidente calo di tensione della squadra nerazzurra che, dopo un primo tempo convincente, appare irriconoscibile nella ripresa. Visto all’opera nella prima mezz’ora, il 4-3-3 di Colantuono domina i clivensi, passando in vantaggio al 5’ con Livaja, bravo a sfruttare un assist di Denis. I due protagonisti dell’azione vincente non riescono a trasformare in gol due preziosi suggerimenti di Bonaventura, al 25’ e al 38’ del primo tempo. Segnali positivi per 45’ dall’undici su cui il tecnico atalantino sembra puntare e che vede Consigli tra i pali, Nica e Del Grosso esterni difensivi, Yepes e Stendardo centrali del reparto arretrato, Migliaccio, Cigarini e Carmona a centrocampo, trio d’attacco formato da Livaja, Denis e Bonaventura. Quasi un campanello d’allarme l’azione condotta al 41’ dal Chievo e conclusa con un colpo di testa di Paloschi neutralizzato dal portiere nerazzurro con un intervento da gran campione. Il pareggio veronese arriva al 9’ del secondo tempo grazie a Thereau che si procura e trasforma un calcio di rigore. Autore del fallo Yepes, grande ex. A ribaltare la situazione ci pensa Acosty che al 13’ sorprende la difesa nerazzurra su palla inattiva. L’Atalanta potrebbe riacciuffare subito il pareggio, ma Denis colpisce la traversa. Invece il Chievo fa tris con Cesar, lasciato libero di colpire di testa su calcio di punizione da fuori area. Una difesa da calcio balilla appare il rovescio della medaglia di un reparto offensivo che lancia ottimi segnali. Moralez, subentrato Bonaventura a 20’ dal termine contestualmente alla sostituzione di Livaja con De Luca, sfiora il gol al 33’ quando il suo tiro viene respinto prima della linea di porta. Carosello di avvicendamenti tra il 35’ e il 37’ nelle file atalantine, con Kone e Gagliardini al posto di Migliaccio e Carmona, Raimondi per Nica, Canini per Stendardo e Bellini per Del Grosso . Al 40’ Moralez riesce ad accorciare le distanze. Prima del fischio finale il Chievo sfiora il poker e l’Atalanta preme alla ricerca del pareggio, senza trovarlo. Gli appassionati della cabala possono leggere nella sconfitta con il Chievo un passaggio a vuoto beneaugurante, dal momento che anche ad agosto 2012 la stessa amichevole era finita 1-2. In realtà c’è da fare profondo esame di coscienza per l’arrendevolezza del reparto difensivo, inguardabile nei primi 20’ della ripresa e ancora con qualche indecisione nel finale di gara. A disposizione di Colantuono una settimana per correre ai ripari e preparare l’esordio in Coppa Italia e altri sette giorni per l’inizio di campionato in trasferta contro il Cagliari.