Il San Paolo consacra l’Atalanta che batte il Napoli, bissando il successo dell’andata che ha dato il via allo straordinario cammino in campionato, e confermandosi squadra bella, concreta e implacabile, capace di recitare da grande, con un ordine tattico esemplare, anche quando si ritrova in inferiorità numerica. Un capolavoro tecnico e tattico di Gasperini e merito di tutti gli atalantini essere riusciti ad esprimersi con lucidità e personalità per tutta la durata del match. Ma il protagonista assoluto del successo, che consolida la posizione dell’Atalanta come quarta forza della serie A avvicinandola addirittura alla zona Champions, è Mattia Caldara, il difensore centrale e futuro juventino, autore di una fantastica doppietta e muro insuperabile. La prestazione è l’emblema di una stagione da incorniciare.
L’Atalanta scende in campo al San Paolo reduce da cinque risultati positivi per affrontare il Napoli imbattuto da 14 giornate. Gasperini conferma tutti, Sarri non rinuncia al tridente Callejon-Insigne-Mertens e lascia fuori il diffidato Koulibaly per poterne disporre nel match successivo contro la Roma. Si gioca sotto la pioggia. Gasperini affida a Kessie il controllo di Hamsik e a Kurtic quello di Diawara, e predispone un fitto schema di interdizione per spezzare il fraseggio del Napoli. La prima conclusione a rete arriva dopo 5’ con Conti che raccoglie un cross di Spinazzola allungato dalla difesa partenopea e impegna Reina nella presa a terra. Ma un minuto dopo Berisha trema quando Insigne accarezza il pallone con il destro scheggiando il montante. Poi per un lungo periodo le due difese fanno buona guardia e chiudono gli spazi. Al 23’ momenti di preoccupazione per Toloi che, con un intervento in acrobazia, intercetta un lancio in area per Insigne, ma cade male restando esanime per poi riprendersi in breve tempo. Al 28’ Atalanta in vantaggio su corner propiziato da Kurtic e battuto di Gomez, con parabola che arriva sulla testa di Caldara, bravo a correggere e insaccare nell’angolo alla destra di Reina. Quarto gol stagionale per il difensore centrale bergamasco. La squadra di Sarri, che prova ad alzare l’intensità della manovra, conclude con Zielinski, alto sulla traversa, e Insigne, il cui rasoterra è facile preda di Berisha. Al 39’ numero di Mertens che sulla linea dei 16 metri si beve Caldara e calcia in diagonale sfiorando il palo. Al 42’, su corner di Gomez, nuova occasione per Caldara che sfiora il raddoppio. Al 44’ il Napoli fruisce di un calcio di punizione dai 20 metri. Sulla palla Mertens, Berisha compie un miracolo respingendo con l’aiuto dell’incrocio dei pali. Il primo tempo si chiude con il tentativo di tiro a giro di Callejon che non trova lo specchio della porta. Inizio di ripresa al cardiopalma per il Napoli che dopo 30 secondi rischia la seconda capitolazione quando Maksimovic, su lancio in profondità di Toloi, manca il pallone liberando Petagna la cui conclusione viene abbrancata da Reina, che subito dopo para una mezza girata di Conti. Il Napoli spinge ma nel contempo libera spazi per le ripartenze atalantine. Al 14’ mossa tattica di Sarri che toglie Hamsik e inserisce Milik per il 4-2-3-1. E al quarto d’ora Hysaj, già ammonito, viene graziato quando trattiene platealmente Gomez. Il giallo tocca invece a Kessie che, diffidato, salta il match casalingo con la Fiorentina. Al 20’ va al rito Mertens con parata sicura di Berisha. Al 22’ Kessie entra in contatto con un avversario in fase di ripartenza del Napoli e l’arbitro commina la seconda ammonizione. Con l’espulsione dell’ivoriano Gasperini passa al 3-4-2. Il Napoli potrebbe trarne vantaggio ma l’Atalanta riparte con Spinazzola che entra nell’area partenopea e pennella il pallone per Caldara il quale, in posizione avanzata, colpisce al volo di destro mettendo per la seconda volta alle spalle di Reina. Dopo il gol capolavoro che vale il raddoppio, il Napoli risponde al 27’ con un rasoterra di Zielinski a fil di palo. Subito dopo la mezz’ora Callejon potrebbe riaprire la partita, ma su cross preciso di Insigne schiaccia di testa senza trovare lo specchio della porta. Al 33’ Berisha non si fa sorprendere dalla giocata di Mertens. Doppio cambio di Sarri che inserisce Maggio per Hysaj e Pavoletti per Insigne. Al 37’ Gasperini richiama Gomez e dà spazio a Grassi per chiudere maggiormente gli spazi. Dopo l’ingresso di Cristante per Kurtic, il Napoli ci prova debolmente con Ghoulam. Poi una conclusione ravvicinata di Albiol bloccata da Berisha. Nel primo dei 4’ di recupero entra Zukanovic per Petagna, ancora una volta encomiabile al servizio della squadra. Il blocco atalantino neutralizza il disperato assedio finale del Napoli e il San Paolo diventa il palcoscenico dell’esultanza di Gasperini.
NAPOLI-ATALANTA 0-2
Napoli (4-3-3): Reina 6 Hysaj 5 (34’ st Maggio sv) Albiol 6 Maksimovic 5 Ghoulam 6 Zielinski 6 Diawara 5.5 Hamsik 5 (14’ st Milik 5) Callejon 5 Mertens 6 Insigne 6 (34’ st Pavoletti sv). A disposizione: Rafael, Strinic, Jorginho, Rog, Koulibaly, Chiriches, Giaccherini. Allenatore: Sarri
Atalanta (3-4-1-2): Berisha 7 Toloi 7 Caldara 8.5 Masiello 7 Conti 7 Kessie 5.5 Freuler 7 Spinazzola 7.5 Kurtic 6.5 (41’ st Cristante sv) Petagna 7 (46’ st Zukanovic sv) Gomez 8 (37’ st Grassi sv) A disposizione: Gollini, Rossi, Bastoni, Hateboer, Konko, Dramè, D’Alessandro, Mounier, Cristante, Paloschi. Allenatore: Gasperini
Arbitro: Celi 6. Assistenti: Barbariti e Marzaloni.
Marcatori: pt 28’ Caldara, st’ 25’ Caldara
Ammoniti: Hysaj, Kessie, Berisha. Al 22’ st espulso Kessie per doppia ammonizione
Recupero: 1, 4