Dura 70 minuti il sogno dell’Atalanta di cogliere un risultato positivo allo stadio San Paolo. La squadra di Colantuono regge con pieno merito il confronto con il Napoli fino a quando Rafa Benitez decide di affidarsi a Hamsik, tenuto in panchina in vista del primo turno dei gironi di Champions League. Entrato al 20’ della ripresa al posto di Pandev, dopo cinque minuti lo slovacco serva a Higuan il pallone che sblocca il risultato e spiana la strada al successo dei partenopei, completato dal raddoppio di Callejon, sempre a segno nelle prime tre gare di campionato, anch’egli partito dalla panchina e in campo dal quarto d’ora del secondo tempo. Si aggiunga, poi, che Cigarini, già ammonito nel primo tempo per gioco falloso, viene sanzionato con il secondo giallo poco prima della mezz’ora della ripresa e lascia l’Atalanta in dieci. Si intuisce come negli ultimi 20’ per il Napoli sia gioco facile trovare spazi e andare ripetutamente alla conclusione. Scelta azzeccata il 3-5-1-1 di Colantuono, con Baselli all’esordio da titolare accanto a Cigarini e Carmona e Raimondi e Del Grosso esterni di centrocampo. Bonaventura si dispone alle spalle di Denis, esemplare per tutti i 90 minuti a difendere il pallone e far salire la squadra, ma anche bravo a rendersi pericoloso. Se il Napoli ha bisogno di orchestrare la manovra per arrivare nei pressi dell’area bergamasca, all’Atalanta spesso bastano due o tre tocchi per arrivare al tiro. Questa la piega dei primi due terzi del match. Si inizia con una decina di minuti di pressing infruttifero del Napoli, poi due conclusioni consecutive dell’Atalanta con Cigarini e Denis che impegnano il portiere partenopeo Reina. Al 12’ palla gol per Pandev, sul cui tiro Consigli è bravo a respingere. Bonaventura al 20’ e Cigarini al 25’ ci provano dalla lunga distanza, senza esito. La risposta della squadra di Benitez è affidata ancora a Pandev, che al 27’ fa la barba al palo. Nel prosieguo l’azione più interessante di marca atalantina cade al 39’: sponda di Denis per Cigarini che conclude male. Il secondo tempo si apre con un gran tiro di Denis neutralizzato con una prodezza da Reina. Il pericolo scampato sveglia il Napoli che va al tiro con Higuain (pallone alto) servito da Insigne, il quale poi sciupa una buona occasione. Al 9’ Consigli blocca un bordata di Inler dalla distanza, al 13’ rimpallo tra Pandev e Del Grosso e pallone che sfila di poco a lato. Al quarto d’ora Moralez prende il posto di Bonaventura, apparso all’altezza del ruolo, mentre Callejon subentra a Maertens nelle file del Napoli. Al 20’ tocca a Hamsik che rileva Pandev. Colantuono deve sostituire l’ottimo Del Grosso per problemi fisici con Brivio. Al 25’ la svolta: Insigne fa penetrare il pallone in area per Hamsik che allarga sulla sinistra per l’accorrente Higuain che centra l’angolo più lontano dove Consigli non può arrivare. Poi arriva il turno di Cigarini, autore di un intervento pericoloso su Callejon. Per lui doccia anticipata. Al 34’ Colantuono tenta il tutto per tutto inserendo Livaja per Stendardo, passando al 4-2-3. Due minuti dopo il raddoppio del Napoli con un’azione partita da Hamsik, proseguita da Insigne che vede e serve a centro area Dzemaili, il cui pregevole colpo di tacco libera Callejon, preciso nella conclusione che manda il pallone nell’angolo basso della rete di Consigli. I giochi sono fatti e l’Atalanta ha il merito di evitare nuove capitolazioni. Della gara del San Paolo resta il ricordo della terza maglia, quella giallo nera che ricorda il Borussia, e la fascia rosa al braccio che i calciatori e la società bergamasca hanno voluto dedicare alla dottoressa Eleonora Cantamessa, perita in circostanze tragiche mentre soccorreva un ferito. Sul piano sportivo, si tratta di una sconfitta onorevole.